Caporalato, controlli nel Siracusano: allontanati tre romeni
Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto, Giuseppe Castaldo, il 14 marzo scorso ha deciso di prevenire e contrastare, con nuovo slancio, l’odioso fenomeno del caporalato che si basa sullo sfruttamento criminale della manodopera a basso costo. Solitamente il reclutamento delle persone avviene da parte di un soggetto, detto appunto "caporale" che nelle prime ore della giornata, raccoglie manodopera giornaliera in punti strategici nascosti delle città, per farla lavorare in nero nei campi senza che le siano riconosciute le adeguate protezioni sia in termini di sicurezza che dal punto di vista igienico sanitario, di riposo e di compenso.
Purtroppo, tale sistema illecito di reclutamento per lavori agricoli stagionali sottopagati, pur essendo un reato penale, continua ad essere utilizzato tra l'omertà di quanti per paura o per bisogno non si ribellano e non denunciano. A seguito di ciò, presso la Questura di Siracusa si è tenuto un tavolo tecnico per pianificare idonei servizi, comandati dal Questore della Provincia di Siracusa, in sinergia con le altre forze dell’ordine e con l’Ispettorato del Lavoro.
I controlli sono stati effettuati per tre giovedì consecutivi nei giorni 5, 12 e 19 aprile, hanno interessato alcune aziende agricole site in territorio di Siracusa, ed hanno evidenziato in generale che le stesse erano in regola per quanto riguarda i contratti di lavoro ed il rispetto delle norme che regolano l’impiego di tali figure di lavoratori, ad eccezione di tre operai romeni, che sono stati destinatari di un provvedimento di allontanamento causato dalla cessazione delle condizioni che determinano il diritto di soggiorno, emesso dal Prefetto di Siracusa. Sono comunque in corso ulteriori accertamenti su un cittadino sudanese che è riuscito ad allontanarsi prima dei controlli, e su un altro cittadino romeno a carico del quale sono in corso delle verifiche in ordine alla tempestiva comunicazione del domicilio per l’ottenimento del diritto di soggiorno. Complessivamente sono state controllate 7 aziende agricole, 46 operai di cui 25 extracomunitari. Le attività di controllo proseguiranno anche in tutta la provincia nelle prossime settimane.