Siracusa senz'anima col Bisceglie: altro pari (1 - 1) e la Curva Anna contesta
E' un Siracusa da recuperare psicologicamente e non sulle gambe. Gli azzurri oggi al "De Simone" hanno impattato contro il Bisceglie e l' 1 a 1 finale alla fine, è stato un risultato giusto. I punti di penalizzazione inflitti alla squadra ed altri ne sono previsti, pesano come un macigno sul rendimento in campo. E se il Siracusa non avesse vittorie esterne e pareggi nel girone di andata, oggi si ritroverebbe in corsa per la retrocessione. Oggi c'è stato uno striscione ironico contro la società esposto in Curva Anna, un altro in gradinata, che oggi pomeriggio è stata intitolata a Pippo Imbesi. Un'apparizione fugace del sindaco ed i parenti del "presidentissimo", poi lo stesso Garozzo è andato via senza assistere all'incontro di calcio. Non s'è perduto nulla, perchè il Siracusa è stato "irriconoscibile".
Il miracolo della passata stagione non s'è ripetuto, anzi per onore di cronaca si è vanificato strada facendo.
Tornando alla gara, l'avvio degli ospiti fa venire i brividi. Nell'arco di tre minuti i pugliesi hanno la possibilità di portarsi in vantaggio, grazie alla sonnolenza della difesa azzurra. In due occasioni Tomei si supera, nel terzo tentativo D'Ursi spara sopra la traversa. In precedenza il portiere del Siracusa aveva negato la gioia del gol ad Ayiana ed all'ex Petta. Tre occasioni fallite dal 7' al 9' del primo parziale. Al 14', al termine di un'azione concitata, De Silvetro serve Catania che tira a botta sicura, ma la sfera finisce sul palo.
In campo il Siracusa è "fantasma", con Bianco che si ostina a provarci con il giovane nazionale Mazzocchi, che fa soltanto numero. Nella ripresa, quando viene sostituito con Grillo, la musica cambia, c'è maggiore incisività sulla fascia sinistra , con Parisi, tra i migliori in campo, che fa la sua parte a destra.
Nel secondo tempo, al 9' il Siracusa esce dal torpore del primo tempo e trova il gol grazie ad una prodezza di Daniele Liotti. Su calcio piazzato batte Crispino, infilando la sfera quasi all'incrocio dei pali. La fine di un incubo, però, dura 60 secondi. Il Bisceglie pareggia con D'Ursi che piazza un rasoterra che diventa imparabile per Tomei. Otto minuti più tardi Diallo salva sulla linea di porta. Il finale è concitato, il Bisceglie rimane in 10 perchè Palermo viene colpito da D'Ursi a gioco fermo. Al triplice fischio di Cosso, c'è tensione nel tunnel che porta negli spogliatoi. Poi gli azzurri vanno sotto la curva a prendersi la contestazione dei tifosi sempre più delusi.
(Nella foto l'abbraccio a Liotti autore del gol del Siracusa)