Italtel, 34 operai nei "reparti confino": sciopero a Carini
Sciopero di tre ore all'Italtel di Carini (Palermo). Fim, Fiom e Uilm Palermo protestano per la comunicazione di trasferimento di 34 lavoratori su 185 nei reparti 'confino', ovvero quelli privi di missione produttiva. "Numeri maggiori - sottolinea il segretario Vincenzo Comella - rispetto ai tagli nelle altre regioni. A Milano, ad esempio, su 750 operai, ne saranno trasferiti 54". Questo il piano di ristrutturazione aziendale di Exprivia, accusa il sindacato, la societa' che da dicembre ha assunto il controllo di Italtel, "che sta mettendo in difficolta' i lavoratori, con ammortizzatori sociali in scadenza a giugno". Una decisione alla quale si sono opposti gia' nei giorni scorsi le sigle dei metalmeccanici. "Non e' questa la strada giusta da seguire. Siamo di fronte a un nuovo piano di ridimensionamento del personale, gia' decimato negli ultimi dieci anni, che mette rischio la tenuta stessa dello stabilimento. Tutto cio' - conclude Comella - nonostante i progetti in arrivo dal ministero dello Sviluppo economico che puntano a tutelare la forza lavoro per rafforzare lo sviluppo e la ricerca".
Adesione totale allo sciopero di tre ore proclamato questa mattina dai sindacati presso la sede Italtel di Carini. La protesta, che fa seguito allo sciopero di un'ora del 3 aprile scorso, e' scattata contro i trasferimenti annunciati di 34 lavoratori su 185 per collocarli nei reparti "confino", quelli privi di missione produttiva, previsti all'interno del piano di ristrutturazione aziendale che ha in corso Exprivia, la societa' che dal dicembre controlla Italtel. Domani lo sciopero si svolgera' nella sede di Milano e successivamente a Roma. "Se l'azienda non dara' risposte, continueremo ad andare avanti con le nostre iniziative di lotta", dicono il segretario generale Fiom Cgil Palermo Angela Biondi e il rappresentante Fiom Francesco Foti. La Fiom sin dal primo momento si e' opposta alla strategia messa in atto "in modo unilaterale" dall'azienda. "Respingiamo fermamente questo modo di agire- aggiungono Biondi e Foti - Continuiamo a essere preccupati per la sorte e la tenuta dello stabilimento di Carini e tuteleremo i lavoratori in tutte le sedi opportune territoriali e nazionali".