Sicilia: intercettazione Espresso, Crocetta ottiene risarcimento
Il giudice monocratico della prima sezione civile del tribunale di Palermo, Cinzia Ferreri, ha condannato a un risarcimento da 50 mila euro il settimanale e l'editoriale l'Espresso per la notizia con cui Rosario Crocetta ex presidente della Regione Sicilia, veniva accusato di avere taciuto, nel corso di una conversazione intercettata, di fronte a un interlocutore che attaccava l'ex assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino, pronunciando le parole "deve saltare, come il padre", il magistrato Paolo. L'articolo del luglio 2015 e' stato ritenuto diffamatorio perche' la frase non risulta essere stata realmente ascoltata dai carabinieri che indagavano sul medico personale di Crocetta, Matteo Tutino, l'uomo che avrebbe pronunciato le parole incriminate. Alla iniziale richiesta di un maxi risarcimento Crocetta aveva via via rinunciato, arrivando a proporre 100.000 euro in via transattiva. Accordo rifiutato dai giornalisti convenuti e dall'Espresso e che ora ha portato alla sentenza del giudice Cinzia Ferreri. Sulla vicenda e' in corso anche un processo penale nei confronti dei due giornalisti autori del servizio, imputati di calunnia e diffusione di notizie false e tendenziose.