Blitz dei francesi a Bardonecchia: convocato l'ambasciatore in Italia
Diventa un caso diplomatico il blitz dei gendarmi francesi in un centro di migranti a Bardonecchia. Attaccano l'Ong Rainbow4Africa, che ha denunciato quanto avvenuto ('Grave ingerenza'), FdI ('Non siamo la toilette di macron'), il sindaco ('Non si permettano più'), Enrico Letta ('ennesimo errore sulla questione migranti'). Interviene la Farnesina: "Abbiamo chiesto spiegazioni al governo francese e all' Ambasciata di Francia a Roma, attendiamo a breve risposte chiare, prima di intraprendere qualsiasi eventuale azione". Il ministero degli Esteri convoca, quindi, l'ambasciatore francese a Roma.
Ma Parigi rivendica la legittimità dell'intervento in Italia. Il ministro francese dei conti pubblici, Gérald Darmanin, cui fanno capo i doganieri, in un comunicato, afferma: "Al fine di evitare qualsiasi incidente in futuro, le autorità francesi sono a disposizione di quelle italiane per chiarire il quadro giuridico e operativo nel quale i doganieri francesi possono intervenire sul territorio italiano in virtù di un accordo (sugli uffici di controlli transfrontalieri) del 1990 in condizioni di rispetto della legge e delle persone"
Primo test estero per Salvini e Di Maio. Secondo il leader della Lega, i diplomatici francesi devono essere cacciati. E Di Maio plaude alla Farnesina per la convocazione dell'ambasciatore.
Il Direttore Generale per l'Ue, Giuseppe Buccino Grimaldi, ha rappresentato all'ambasciatore francese la ferma protesta del governo italiano per la condotta degli agenti doganali francesi, ritenuta inaccettabile, e ha manifestato, al contempo, disappunto per l'assenza di risposte alle nostre richieste di spiegazioni". Si tratta di un "grave atto, considerato del tutto al di fuori della cornice della collaborazione tra Stati frontalieri" e che "mette in discussione" il suo funzionamento.
COME SONO ANDATI I FATTI - Sono piombati armati nella sala della stazione di Bardonecchia, al confine tra Italia e Francia, dove opera Rainbow4Africa. E, di fronte allo stupore di medici e volontari, hanno costretto un migrante a sottoporsi al test delle urine. E' un vero e proprio sconfinamento quello compiuto la scorsa sera da cinque agenti delle dogane francesi. A denunciarlo l'associazione che assiste i profughi che sempre più numerosi scelgono le Alpi per tentare di oltrepassare la frontiera.