Morbillo, Asp Catania: "Epidemia in atto e i vaccini solo all'85%"
"La copertura vaccinale e' significativamente cresciuta, ma non abbastanza. Cosi' a Catania assistiamo a una epidemia in atto". E' l'allarme lanciato ancora una volta da Mario Cuccia, responsabile del servizio epidemiologico dell'Asp di Catania, che ha trattato il caso di Maria Concetta Messina, la venticinquenne colpita da morbillo e morta lunedi' al "Garibaldi centro" di Catania. La giovane aveva problemi ipertiroidei e di obesita'. Prima del ricovero era affetta da polmonite che sommato al morbillo ha provocato la morte. Sono circa 420 i casi di morbillo quest'anno, un dato, avverte, da moltiplicare per sei perche' devono essere considerati quelli curati a casa dai medici di famiglia. Tre i morti: un 42enne a settembre, una 27enne a gennaio e adesso la giovane mamma. In provincia le vaccinazioni tra i bimbi sono all'85%, dieci punti sotto rispetto alla 'quota di sicurezza' per essere sicuri di tenere sotto controllo la malattia. "Il morbillo non e' una malattia banale...", scandisce, "la maggior parte dei casi trattati nelle strutture sanitarie etnee riguardano pazienti non vaccinati, tranne sei o sette casi sottoposti a una sola dose di vaccino". E "non e' una patologia dell'infanzia". Cosi' l'imperativo resta quello di sempre: "Vaccinatevi! E questo vale per i bambini e per i giovani adulti". Nell'85 per cento dei casi la malattia ha riguardato persone che hanno un'eta' media di 22 anni ed e' stata caratterizzata da una virulenza meno esplosiva, ma che ha coinvolto persone di eta' piu' avanzata di quella pediatrica". Cuccia ha gia' riunito gli esperti del Policlinico di Catania ai quali e' stato suggerito una campagna di informazione per le gestanti o per coloro che intendono procreare e che non sono state vaccinate. Almeno dieci le donne ricoverate per morbillo, un bimbo e' nato morto e ci sono stati diversi aborti causati dalla malattia. "I questi casi - ha spiegato Cuccia - se non si puo' effettuare il vaccino bisogna trattarle con le immunoglobuline che hanno un periodo limitato di copertura me che certamente possono essere utili per le mamme e gli eventuali figli".