Unesco: Palermo arabo-normanna, pressing per castello e qanat
Ampliare il sito arabo-normanno dell'Unesco ad altri monumenti che magari hanno tutte le qualita' per entrare nel percorso, ma non sono ancora nelle condizioni di garantire un'apertura e uno stato adeguati. Insomma, sono luoghi bellissimi, ma non sono ancora pronti, perche' non gestiti adeguatamente o non sono nelle condizioni richieste. Nell'ambito di Palermo capitale italiana della Cultura 2018, se ne parlera' domani dalle 16 all'Oratorio SS. Elena e Costantino, nel corso del seminario su "Accrescere le potenzialita' del sito Unesco arabo normanno" che punta lo sguardo innanzitutto sul Castello a Mare, poi sulla Cuba, il Castello di Maredolce con il Parco della Favara; la chiesa di Santa Maria della Maddalena e la Magione. Ma anche la Cuba Soprana e la piccola Cuba di Villa Napoli; la cappella di Santa Maria l'Incoronata; la chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi; la chiesa di Santo Spirito, Santa Caterina la Vetere, poi i qanat e i bagni di Cefala' Diana. Tra tutti monumenti arabo-normanni esistenti, nell'ambito della candidatura Unesco ne sono stati selezionati nove - Palazzo Reale e la Cappella Palatina; la Cattedrale; San Giovanni degli Eremiti; La Zisa; la Martorana; San Cataldo; Ponte dell'Ammiraglio; il duomo e il chiostro sia di Monreale che di Cefalu' -, che preservano le componenti architettoniche e decorative originali e che, proprio perche' oggetto di particolari attenzioni, si presentano in un buono stato di conservazione. L'Unesco non solo li ha inseriti nella World Heritage List, ma sollecito' le istituzioni sulla loro conservazione e fruibilita'. Ma la lista non e' un luogo chiuso e guarda di certo con attenzione agli altri monumenti (il Castello a Mare, poi sulla Cuba, il Castello di Maredolce con il Parco della Favara; la chiesa di Santa Maria della Maddalena e la Magione) che ambiscono ad essere inseriti nel sito seriale, se ce ne fossero le condizioni. E cosi' anche altri monumenti che magari nel corso dei secoli hanno perso elementi di originalita' (la Cuba Soprana e la piccola Cuba di Villa Napoli; la cappella di Santa Maria l'Incoronata; la chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi; la chiesa di Santo Spirito, Santa Caterina la Vetere, i qanat e i bagni di Cefala' Diana). Il primo monumento su cui si posano gli occhi dell'Unesco e' proprio il Castello a Mare: con gli interventi necessari, avrebbe tutto il diritto ad entrare nella lista.
Scadra' il prossimo 15 aprile, il secondo contest "Immaginario Arabo Normanno", poi il giudizio passera' al popolo del web, che dovra' votare gli elaborati giunti. Si potra' scegliere liberamente sia il soggetto che il mezzo: dalle cupole di San Giovanni degli Eremiti ai giardini della Zisa; su foto, video, elaborati grafici. Spazio alla fantasia e non e' detto che vinca il soggetto piu' bello o il disegno perfetto: ci sara' spazio per la fantasia, la creativita', l'innovazione.