M5s, escluso dalle liste, giornalista siciliano cita Luigi Di Maio
Il giornalista e scrittore Alberto Samonà, assistito dall'avvocato Antonino Maniscalco, ha inviato una costituzione in mora a Luigi Di Maio, nella sua qualita' di "capo politico" del Movimento 5 stelle, notiziando Beppe Grillo quale garante del M5s, per chiedere trasparenza sull'estromissione, "mai motivata", dalla lista pentastellata al Senato, circoscrizione Sicilia 1. Estromissione, avvenuta nonostante Samona', viene spiegato nell'atto, "nel mese di gennaio avesse superato brillantemente le parlamentarie on line", risultando tra i primi quattro candidati piu' votati dagli attivisti del Movimento 5 stelle e percio', inizialmente inserito nel listino per il Plurinominale. Poche ore prima della presentazione delle liste presso la Corte d'Appello, Samona' e' stato eliminato dall'elenco di candidati, "senza che gli sia stata fornita alcuna spiegazione". "Sono stato costretto a questo passo - sottolinea Samona' - essendomi ritrovato davanti a un silente muro di gomma, in quanto i primi di febbraio avevo chiesto con lettera raccomandata la motivazione dell'esclusione, ma a questa non e' mai seguita alcuna risposta". Nella lettera si chiede copia del parere vincolante negativo espresso dal capo politico, con data certa, sull'opportunita' di accettazione della candidatura, relativa alla compatibilita' con i valori del Movimento 5 Stelle; copia del parere del Garante (Beppe Grillo) con data certa, chiamato ad esprimersi dal Capo politico in caso di emissione di parere negativo; copia di tutti gli atti inerenti la candidatura di Alberto Samona', "compreso il numero di voti riportato alle parlamentarie 2018 (anche questo numero mai comunicato); motivazioni della mancata immediata comunicazione dell'estromissione al candidato. Alberto Samona' - si legge nella nota - se non fosse stato rimosso dalla lista, sarebbe divenuto Senatore". "Chiedo una spiegazione ufficiale e per iscritto - spiega Samona' - visto che non ero in alcuna condizione di incompatibilita' rispetto ai requisiti richiesti ai candidati dall'articolo 6 del Regolamento delle parlamentarie 5 Stelle. L'esclusione mi ha arrecato un danno di immagine molto grave, tenuto conto anche delle affermazioni pubbliche di Luigi Di Maio circa la rimozione dalle liste dei cosiddetti impresentabili".