Sicilia: intercettazione Crocetta, l'ex presidente accusa Abbate
Al processo di Palermo per calunnia e diffusione di notizie false, in merito all'articolo dell'Espresso secondo cui Rosario Crocetta, parlando al telefono con il medico Matteo Tutino, avrebbe detto: "Lucia Borsellino va fatta fuori come il padre", oggi e' stato il giorno dell'ex governatore della Sicilia, sentito come testimone. Imputati i cronisti Piero Messina e Maurizio Zoppi. L'ex presidente, davanti al giudice monocratico di Palermo Salvatore Flaccovio, risponde alle domande del pm Claudio Camilleri e dei difensori. "Io - dichiara Crocetta - volevo denunciare i giornalisti dell'Espresso dopo la pubblicazione dell'articolo. Il mio avvocato (Vincenzo Lo Re, ndr) mi racconto' di avere ricevuto una telefonata da un giornalista che disse: se fate denuncia proseguiamo con altri articoli su mie presunte e inesistenti pratiche pedopornografiche in Tunisia". I legali dell'Espresso chiedono chi fosse il giornalista che avrebbe fatto questa telefonata: "Lirio Abbate", risponde Crocetta, che poi ribadisce di aver sentito parlare di dossieraggi nei suoi confronti e anche nei confronti di Antonio Ingroia. Oggi il perito nominato dal giudice monocratico ha depositato le trascrizioni di tutte le telefonate intercorse tra Crocetta e Tutino e inserite nel procedimento a carico del medico: non vi sono, secondo il perito, differenze tra queste e quelle analizzate nell'incidente probatorio. La Procura ha sempre, da subito, sostenuto che quella telefonata non esiste. I difensori dell'Espresso, in udienza, hanno chiesto di sentire oltre al giornalista e attuale vice direttore dell'Espresso Lirio Abbate, anche l'ex pm Antonio Ingroia, l'ex assessore regionale Giovanni Pistorio e Giuseppe Montalto, all'epoca nello staff di Pistorio. L'avvocato Vincenzo Lo Re non commenta le dichiarazioni di Crocetta: "Essendo stati riferiti fatti in udienza se saro' convocato li riferiro' all'autorita' giudiziaria". E' attesa anche una nota del legale di Lirio Abbate.
"Respingo le calunniose accuse fatte oggi da Crocetta nei miei confronti. Non ho mai pronunciato o pensato le frasi che l'ex presidente della Regione ha detto davanti ai giudici. E non mi risulta l'esistenza di un dossier della natura di cui parla Crocetta". Cosi' replica il vicedirettore dell'Espresso, Lirio Abbate, replica alle accuse lanciate contro di lui in aula dall'ex presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, circa una presunta telefonata del giornalista al legale dell'ex governatore relativa alla possibile pubblicazione di dossier su di lui.