Campobello di Mazara, al via demolizione baracche dei migranti
E' iniziato stamane lo sgombero della tendopoli-baraccopoli di contrada Erbe Bianche a Campobello di Mazara, nel Trapanese. Nella zona da anni si radunano oltre un migliaio di migranti impegnati nelle raccolte agricole stagionali. Le ruspe sono intervenute sradicando una decina di tende e baracche adibite ad alloggio dai migranti che da ieri sera hanno abbandonato la zona. Sul luogo restano otto di loro e giovedi' le ruspe riprenderanno la demolizione.
Da oltre due settimane un gruppo di associazioni (Contadinazioni, Libera, Forum Antirazzista di Palermo) ha lanciato un appello alla ricerca di abitazioni da concedere in affitto ai migranti che intendono rimanere in zona. "Abbiamo chiesto a chiunque - dice uno di loro - ma appena diciamo che si tratta di migranti, i proprietari delle case si dicono non piu' disponibili".
Lo sgombero del ghetto - costruito con legno di risulta, pannelli di eternit e teloni da campagna - era stato disposto dalla stessa amministrazione comunale per lo scorso 4 marzo, di concerto con prefettura, questura e la locale stazione dei carabinieri. Nel 2013 in un incendio mori' un ragazzo di originario del Senegal dal quale prese il nome "Ciao Ousmane", un campo provvisorio organizzato e finanziato dal comune di Campobello di Mazara in un ex oleificio confiscato alla mafia.