Incarichi dirigenziali all'Asp di Siracusa, la Cgil-medici scrive a Razza
Una lettera aperta è stata inviata dalla funzione pubblica della Cgil - Medici, a firma del referente, Gaetano Fiore, all'assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza. Si tratta della vicenda degli incarichi dirigenziali all'Asp di Siracusa, che secondo il sindacato e non solo, sarebbero stati clientelari. Una vicenda che è attualmente sotto la lente d'ingrandimento della magistratura di Siracusa. Pubblichiamo il testo integrale.
Nelle edizioni locali di alcuni giornali siracusani e nel TG regionale RAI delle ore 14.00 del 18.02.18 è stata data notizia di un’inchiesta della Magistratura sugli incarichi conferiti dall’ASP di Siracusa ai dirigenti medici. Negli articoli di stampa è stato fatto riferimento alla circostanza che “era stata la CGIL, nei giorni precedenti all’iniziativa assunta dal MPS (esposto alla Procura della Repubblica, ndr), rappresentata dall’avvocato Aldo Ganci, ad accendere i riflettori sulla vicenda. In effetti giorno 29 dicembre del 2017 la CGIL aveva avanzato istanza di accesso alla documentazione amministrativa relativa all’affidamento degli incarichi dirigenziali. L’azienda sanitaria siracusana di fatto non ha ottemperato all’accesso atti, fornendo una documentazione del tutto parziale rispetto a quella richiesta e limitata soltanto ad atti deliberativi già pubblicati all’Albo Pretorio; nulla esibendo relativamente ai documenti dai quali si potesse evincere i criteri utilizzati per la scelta dei dirigenti a cui è stato affidato l’incarico. A prescindere dal merito relativo al conferimento del singolo incarico, probabilmente oggetto dell’inchiesta giudiziaria, il Commissario Salvatore Brugaletta non si è accorto che già dalla parziale documentazione fornita alla CGIL si evince inequivocabilmente che l’ASP di Siracusa ha adottato dei provvedimenti in netto contrasto con l’Atto Aziendale approvato dalla stessa. L’ASP di Siracusa, con la delibera n° 396 del 02 maggio 2017 ha adottato il proprio Atto Aziendale (“Statuto”), il quale è stato approvato dall’Assessorato della Salute con il decreto n° 1078 del 29 maggio 2017 ai sensi dell’art. 16 della L.R. 5/2009. A questo documento approvato dall’organo tutorio, e non ad altri, l’Azienda doveva attenersi per l’affidamento degli incarichi. Invece, con “atti unilaterali” non sottoposti al vaglio dell’Assessorato come prevede la citata legge regionale n° 5/2009, ha abolito delle unità operative e ne ha creato delle altre superando tra l’altro il limite numerico imposto dalle norme vigenti. Per tale motivo la CGIL ha chiesto al Commissario dell’ASP di Siracusa, informando l'assessorato, la revoca di tali “atti unilaterali” e non avendo ricevuto risposta è stata costretta a presentare un ricorso straordinario al Presidente della regione Siciliana. Altra distrazione del dott. Brugaletta è stata quella di non accorgersi dell’ inopportunità, la legge non lo prevede tra i conflitti di interesse, in capo al Direttore Sanitario che ha gestito tutta la valutazione relativa all’affidamento degli incarichi, essendo lo stesso anche candidato a Presidente dell’Ordine dei Medici. Nessun illecito ovviamente, però, viene spontaneo chiedersi quanto il medico sia o meno condizionato, a votare come Presidente dell’ Ordine dei Medici, la stessa persona (il Direttore Sanitario) che lo deve valutare per l’affidamento dell’incarico dirigenziale. La gestione poco attenta da parte dell’attuale Commissario non si esaurisce, però, solo con la questione degli incarichi dirigenziali, per la cui vicenda, sembra, anche qui inopportunamente, ha convocato lunedì p.v. alle ore 12.00 le organizzazioni sindacali., per avere un avallo al Suo operato? Riguarda infatti altre circostanze che l’opinione pubblica dovrebbe conoscere. Il perché delle lunghe liste di attesa e della scarsa trasparenza delle agende di prenotazione, ad esempio. Il motivo per cui non si conoscono i volumi di attività in Libera Professione del singolo Medico, o almeno non sono pubblicati sul sito aziendale. L’illegittima situazione di molti coordinatori infermieristici già denunciata anche da altre organizzazioni sindacali e motivo di una prima condanna dell’ASP di Siracusa da parte del Giudice del Lavoro. L’anomala situazione del Pronto Soccorso di Siracusa retto da più di 4 anni da un Dirigente a cui non ha mai attribuito formalmente le funzioni danneggiando tutti gli altri eventuali aventi diritto all’incarico. A quale norma di Legge o Contratto si è ispirato per adottare il regolamento per la nomina dei Direttori di Dipartimento. Quale logica lo ha guidato nel tenere così a lungo smembrato il Poliambulatorio del Distretto di Siracusa procurando, e ancora in parte continuando a procurare, enormi disagi all’utenza e agli stessi professionisti che vi lavorano. Le argomentazioni razionali e manageriali che lo hanno spinto, in controtendenza a tutte le indicazioni nazionali e regionali, a prestare scarsa attenzione a tutta l’assistenza territoriale (da quella distrettuale a quella psichiatrica). L’opinione pubblica dovrebbe sapere che le “magnifiche sorti” della sanità siracusana tante volte decantate dal dott. Brugaletta, non trovano corrispondenza in quasi tutti i parametri di salute. Basta guardare le statistiche ufficiali sulla mortalità generale, sulla mortalità infantile, su quella tumorale, dove nel migliore dei casi la provincia di Siracusa è penultima tra quelle siciliane e agli ultimi posti a livello nazionale. Basta soffermarsi a riflettere sui dati della mortalità evitabile, soprattutto per le donne, che collocano la provincia di Siracusa al penultimo posto tra quelle italiane superata in negativo solo da quella di Napoli. Ed infine, un tema molto caro al Commissario dott. Salvatore Brugaletta, la mobilità sanitaria:con parole abusate “i viaggi della speranza”. Come si può sostenere, e pubblicizzare in più occasioni, che il saldo della mobilità, la differenza cioè tra prestazioni specialistiche ed ospedaliere che pazienti di altre province vengono ad effettuare nei nostri Presidi e quelle che i siracusani effettuano in strutture fuori provincia o fuori regione, è notevolmente migliorato. La mobilità sanitaria, nel 2017, ha fatto perdere al bilancio dell’ASP di Siracusa ben 81.495.000 Euro in lieve incremento rispetto al 2016. Nessun recupero quindi, in linea con l’andamento che si è avuto negli anni di mandato del Nostro. Difficile credere che anche di questo il Manager non si sia accorto, considerato che nella nota illustrativa al bilancio 2017 datata 28 dicembre 2017 e firmata proprio dal Commissario Salvatore Brugaletta, si può leggere: “ I valori della mobilità sono stati desunti dalla scheda di negoziazione 2017 ed evidenziano un saldo di mobilità in leggero incremento provocato dall’aumento della mobilità passiva extraregione”. Dio ce la mandi buona! E soprattutto Lei On. Assessore, ci mandi una Direzione Aziendale all’altezza della situazione.
(Nella foto grande il Commissario dell'Asp Salvatore Brugaletta, accanto ilil direttore sanitario dell'Asp di Siracusa, Anselmo Madeddu. Nel riquadro a sinistra il dirigente del sindacato Cgil Medici, Gaetano Fiore))