Da assegnare 4 seggi in Sicilia, il rebus alla Cassazione e giunta del Senato
Un intervento dell'Ufficio elettorale centrale presso la Cassazione per definire il quadro giuridico in cui muoversi; e uno della giunta per le elezioni del Senato in sede di proclamazione degli eletti. Potrebbe essere questo lo schema per sciogliere il rebus determinatosi in Sicilia, dove a causa delle liste con non più di 4 candidati nel proporzionale, i Cinquestelle, che nella regione hanno fatto il pieno di voti, hanno meno vincitori di quanti ne servirebbero per coprire tutti i seggi vinti. Con l'aggravante che il Rosatellum non fornisce le soluzioni necessarie per rimettere le cose a posto.
Nell'isola M5S oltre ai 28 eletti nei collegi uninominali, ha ottenuto anche 25 parlamentari nella quota proporzionale. Ma quattro posizioni sono da coprire, perché benché conquistate, mancano all'appello tre deputati e un senatore. La questione potrebbe aprire una serie di ricorsi, perchè il ripescaggio avverrebbe fuori dalla Sicilia, ovvero contro la volontà dell'elettorato.
"Per la Camera - spiega il giurista Gianluigi Pellegrino - il Rosatellum prevede situazioni di questo tipo e le sana con un sistema suppletivo che consente di riattribuire i seggi in altri collegi. Per il Senato, invece, la legge elettorale dice che si applica lo stesso sistema della Camera, eccetto la possibilità di pescare tra i candidati in altre circoscrizioni". Proprio quello che sarebbe servito per chiudere subito la partita del senatore vacante.