Modica e Ispica alla Camera con Minardo e la Lorefice
Lo straordinario successo del Movimento 5 Stelle non ha "risparmiato" la provincia di Ragusa dove ha pagato dazio, in primo luogo, il Partito Democratico che non è riuscito a fare eleggere, stavolta alla Camera, l'ex senatrice sciclitana Venerina Padua che aveva come rivale Maria Elena Boschi, capolista nel collegio uninominale. La debacle dei Dem ha anche avuto, tra gli altri effetti collaterali, l'autosospensione dal Partito dell'ex deputato regionale, Pippo Digiacomo. "Non mi riconosco più in questo Partito Democratico - ha dichiarato Digiacomo - non ha affatto la fisionomia di quel partito che abbiamo fondato nel 2007 e del quale sono stato il primo segretario provinciale. Mi pare adesso una Democrazia Cristiana senza però il peso specifico politico dei suoi esponenti storici, una specie di ascensore o pullman dal quale ognuno scende e sale quando gli pare per fare i comodi propri, con ampia avallo dei dirigenti locali e nazionali, le cui scelte non condivido e dalle quali non ho inteso prima e a maggior ragione non intendo adesso prendere ordini: addirittura, con trent’anni di coerenza alle spalle, ho dovuto sopportare insulti e bacchettate da qualche attivista dell’ultima ora a gettone". Di Giacomo ha anche annunciato la candidatura a sindaco di Comiso con una sua lista civica "Comiso Futura".
Riconfermata a pieni voti l'ispicese dei 5 Stelle Marialucia Lorefice. Riconferma, e terza legislatura alla Camera dei Deputati, anche per il modicano Nino Minardo che si presentava come capolista di Forza Italia nel collegio plurinominale di Acireale- Paternò.
Niente da fare, a meno di sorprese dell'ultima ora, per un altro candidato della provincia iblea, Giovanni Mauro, ragusano.
Il parlamentare Nino Minardo ha diffuso una nota in cui si dice "soddisfatto per la riconferma alla Camera dei Deputati che - afferma Minardo - mi da la possibilità di continuare il mio lavoro per il territorio e per la Sicilia. Ringrazio il mio partito, Forza Italia, per la fiducia che mi ha manifestato candidandomi alle politiche. Il chiaro segnale di protesta venuto fuori dal risultato elettorale mi spinge a lavorare con maggiore impegno e determinazione per raggiugere risultati fondamentali per questo territorio. Il risultato di Forza Italia in Sicilia segna la percentuale più alta rispetto al resto del Paese che conferma la crescita del partito ed il suo radicamento nell’isola attestandosi perno del centrodestra. Siamo passati dal 6% delle amministrative al 16% delle elezioni regionali di novembre scorso per arrivare al 21% delle politiche 2018. Un risultato che va rafforzato in vista delle prossime amministrative di primavera insieme alla squadra degli eletti in Sicilia che speriamo si fortifichi con l’assegnazione del quarto seggio in Sicilia orientale grazie ai maggiori resti che potrebbe raddoppiare la rappresentanza parlamentare iblea a Roma. Ci aspetta una fase di maggiore impegno e responsabilità per le tante questioni aperte in una logica di squadra con il coinvolgimento di quanti hanno a cuore il nostro territorio".