Sicilia: pressing di Confindustria, "si passi dalle parole ai fatti"
Pressing di Confindustria sulla politica siciliana. All'indomani dei risultati elettorali, gli industriali dell'Isola scandiscono che e' il tempo di agire e di scelte concrete per lo sviluppo. Ok, quindi alla scelta del governo Musumeci "di portare avanti un confronto con le parti economico-sociali su temi strategici per il futuro dei siciliani", ha detto il presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro, che stamattina ha partecipato al confronto tra governo e organizzazioni imprenditoriali sui contenuti del Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2018-2020, "perche' per tornare a far crescere il tessuto produttivo di questa regione e' necessario il contributo di tutti, affinche' dalle parole si passi ai fatti". Occorre innanzitutto, ha spiegato Catanzaro, che il tasso di crescita del Pil regionale sia superiore al 2% in media d'anno per i prossimi 5 anni e che, a sostenere la crescita, siano i comparti produttivi (agricoltura, industria, costruzioni, artigianato, turismo e servizi): la Sicilia, infatti, "per recuperare il ritardo deve correre piu' del resto d'Italia. Per questo Governo e Parlamento siciliano possono, e auspichiamo che lo facciano, definire finalita' e tempi degli interventi previsti e verificare periodicamente il raggiungimento degli obiettivi". Per competere "e creare benessere sociale" e' necessario stimolare gli investimenti, pubblici e privati, e rendere piu' agevole e semplice investire in Sicilia. Solo cosi' - ha concluso - le imprese potranno assolvere al loro ruolo di creare ricchezza e redistribuirla attraverso l'occupazione e il gettito garantito alle casse pubbliche tramite le imposte versate".