Ilva Taranto, da lunedì riparte lo stato di agitazione dei lavoratori
"Pur avendo piu' volte invitato tutti i soggetti interessati alla vicenda Ilva, continuiamo a riscontrare l'assenza e il totale disinteressamento, l'apatia al riconoscimento e al diritto di essere rappresentati al tavolo istituzionale dei lavoratori e delle lavoratrici dell'indotto Ilva Taranto, oltre 2500 addetti, abbandonati a quelle che saranno le future logiche del mercato, dei cambi appalto o assegnazioni di commesse al massimo ribasso, che nelle migliori delle ipotesi comporteranno forti riduzioni orarie e reddituali o come si prospetta la fuoriuscita dal mercato del lavoro Ilva". L'indotto dello stabilimento siderurgico torna a protestare e lo fa con una lettera inviata al ministero dello Sviluppo economico, all'Ilva e al nuovo acquirente dell'azienda, la societa' Am Investco guidata dalla multinazionale Arcelor Mittal. La lettera arriva a pochi giorni dal riavvio del negoziato tra le parti al Mise. Il primo incontro e' fissato il 9 marzo, a seguire quelli del 20 e 29 marzo. Prospettando la situazione che oggi c'e' in Ilva e i suoi riflessi per l'indotto, i sindacati dicono che: "I cantieri oggi sono meno sicuri che prima; le retribuzioni vengono erogate a singhiozzo a mera discrezione delle aziende che rivendicano mancati pagamenti delle commesse; la maggior parte dei diritti dei lavoratori, frutto di decenni di conquiste, vengono rimessi in discussione da aziende con l'avallo "silente" di chi ritiene di decidere le sorti dell'azienda". "Apriamo lo stato di agitazione a far data dal giorno 5 marzo lavoratori dell'indotto Ilva Taranto" annunciano i sindacati. Da rilevare che la gestione commissariale dell'Ilva a fine 2017 ha annunciato di aver liquidato alle aziende appaltatrici buona parte dello scaduto esigibile per un importo complessivo di circa 250 milioni. L'ultimo accredito alle imprese terze di cui si ha ufficialmente notizia e' stato fatto dall'amministrazione straordinaria Ilva a fine dicembre scorso (30milioni) grazie ad un'anticipazione di Banca Intesa San Paolo.