Made in Italy, Bellanova: "Per quello di qualità si deve sostenere il Sud"
"Dobbiamo essere capaci di ricordare spesso e meglio come le imprese salentine partecipano al posizionamento dell'Italia nella competizione globale. Sottolineare il loro ruolo in un sistema-paese che e' la seconda manifattura europea, dopo la Germania, e la sesta nel mondo". Lo ha detto la viceministra Teresa Bellanova stamane, incontrando le imprese delle zone industriali di Martano e poi di Casarano e sottolineando che "sostenere il tessuto economico del Mezzogiorno significa sostenere il Made in Italy di qualita'". "Non lo dico per piaggeria - ha spiegato Bellanova - ma perche' visitando questa come altre zone industriali del territorio quello che emerge non e' solo la difficolta' di queste anni ma anche la vitalita' e la capacita' delle nostre aziende, imprenditori e lavoratori, di riposizionarsi. Una capacita' e una qualita' per nulla residuali. Una generazione di lavoratori e d'imprenditori - ha proseguito nel ragionamento - che non si e' arresa mentre classi dirigenti della politica, del mondo finanziario e bancario forse un po' arrancavano dinanzi alla velocita' del cambiamento arrivando tardi a comprendere l'evoluzione del sistema. Qui di made in Italy di qualita' ne abbiamo prodotto e continuiamo a produrne tantissimo".
"Adesso" ha proseguito Bellanova, "questo sistema territoriale ha un'occasione ulteriore e sono le risorse che, con un lavoro per nulla facile, siamo riusciti a recuperare mentre rischiavano di essere cancellate. Oltre 58 milioni destinati al riposizionamento del manifatturiero nel nostro territorio e nel territorio di Brindisi, disponibili per programmi di investimento produttivo e rilancio occupazionale. Ai territori beneficiari, alle imprese, ai lavoratori, alle parti sociali, alle amministrazioni territoriali io chiedo: utilizzate tutti gli strumenti a disposizione, mettete a valore le risorse. L'obiettivo e' un Accordo di programma con progetti finalizzati per innovazione digitale e l'internazionalizzazione. Un programma di forte rilancio produttivo e di altrettanto forte recupero occupazionale. Le condizioni ci sono tutte. Lavoriamo bene, anche insieme alle strutture tecniche del Mise, perche' non un euro deve andare sprecato".