Ex carabiniere ucciso a Carlentini con un colpo di pistola alla testa
Un ex carabiniere, Luigi Venezia, 59 anni, è la vittima di un omicidio avvenuto intorno alle 13.30 in contrada Sabuci, a Lentini. L'uomo, originario di Catania, è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa
sparato da due persone con il volto coperto da passamontagna. La zona in cui è avvenuto l'agguato è frequentata da prostitute e i carabinieri che hanno avviato le indagini ipotizzano che la vittima si fosse recata li' poco prima dell'aggressione. Non è escluso che possa trattarsi di una rapina finita nel sangue. I militari stanno interrogando alcune donne mentre la salma, come disposto dalla Procura di Siracusa, è stata sottoposta a sequestro.
C'è una testimone nell'omicidio di Luigi Venezia, il brigadiere dei carabinieri in pensione, ucciso "San Demetrio" in territorio di Carlentini. E' la donna che era assieme a Venezia nel Suv preso di mira dai due rapinatori col volto nascosto da passamontagna. La donna di nazionalità romena è stata condotta nella sede del comando della compagnia di Augusta per essere interrogata. Agli investigatori avrebbe riferito di 'due rapinatori che volevano i soldi'.
Venezia aveva un trascorso da investigatore in prima linea nella squadra dei 'Lupi' del comando provinciale di Catania. Un'attività che al momento non è messa in relazione con l'omicidio. Venezia il 30 settembre 1992 fu ferito a un gomito in un agguato nella circonvallazione di Acireale, nel Catanese, dove dei sicari esplosero contro la sua auto diversi colpi di fucile. Sebbene colpito, il brigadiere scese dalla vettura e rispose al fuoco, mettendo in fuga il gruppo di fuoco che, hanno accertato diverse inchieste 'Ficodindia', sarebbe stato mandato dai vertici del clan Laudani per eliminare un investigatore 'scomodo' per la mafia.
Il delitto di oggi pomeriggio non avrebbe alcun collegamento con l'assassinio del muratore Salvatore Ragusa, assassinato poco più di 24 ore prima in via Marchesi a Carlentini. Su questo caso, resta oscuro il movente.