Milano, fatture false per 30 milioni: quattordici denunce
Un colossale giro di fatture false, per un importo complessivo di 30 milioni di euro, nelle forniture alla pubblica amministrazione e' stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Milano che ha denunciato 14 persone per violazioni della normativa penale tributaria e una per il reato di favoreggiamento. La Procura ha gia' chiesto il rinvio a giudizio degli indagati. L'indagine, in collaborazione con la sezione Lombardia del settore Contrasto illeciti dell'Agenzia delle entrate, ha riguardato un articolato sistema di frode in materia di Iva che coinvolge diverse aziende, sia nazionali che comunitarie. Lo spunto investigativo e' venuto da controlli mirati dell'Agenzia delle entrate nei confronti di imprese abilitate al Mercato elettronico della pubblica amministrazione (Me.P.A.), operanti nel settore della fornitura di carta e prodotti per ufficio. Si tratta di societa' che rifornivano, soprattutto, diverse amministrazioni pubbliche, tra cui la stessa Guardia di Finanza di Milano, varie Aziende sanitarie locali, alcuni Comuni lombardi e piemontesi e perfino l'Agenzia delle entrate. L'evasione dell'Iva, con il sistema della "frode carosello", ha assunto una dimensione transnazionale, con il coinvolgimento non solo di 13 imprese nazionali, ma anche di 5 aziende comunitarie, operanti in Francia, Spagna, Belgio, Austria e Germania. Sono state individuate 10 societa' che hanno ricoperto il ruolo di "missing traders", ossia di ditte fantasma interposte tra i fornitori comunitari ed i reali acquirenti della merce. L'ideatore della frode, F.S., anni 39 di Monza, poneva a capo delle compagini fittizie diversi "prestanome", sprovvisti di qualsiasi conoscenza dei meccanismi aziendali, alcuni dei quali gia' gravati da pregiudizi in campo penale tributario. La creazione di questi sodalizi era finalizzata a emettere fatture per operazioni soggettivamente inesistenti nei confronti di tre societa', reali beneficiarie della frode, le quali si sono avvalse consapevolmente di un giro di false fatture per un imponibile di 30 milioni di euro. L'importo complessivo dell'Iva evasa dal 2010 al 2015 e' di circa 14 milioni di euro.