Siccità, la Regione svuota la diga a Palermo, Orlando: "Roma la fermi"
Il Dipartimento regionale dell'Acqua e dei Rifiuti ha informato il Comune di Palermo della decisione di avviare uno svuotamento parziale (circa 3 milioni di metri cubi) della diga Rosamarina, per 24-36 ore per circa 20 metri cubi al secondo, allo scopo di "ripristinare una sufficiente qualita'". Obiettivo degli uffici della Regione abbattere l'accumulo di fango e il "contenuto di torbido". Perplesso il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: "Fermo restando che dopo anni di inattivita' e' certamente ora che si avvi una seria manutenzione e pulizia di tutti gli invasi, non si capisce perche' proprio ora, mentre le piogge non sono certamente finite, vi sia l'urgenza di questo provvedimento estemporaneo, quando gia' da tempo l'Amap si e' attrezzata per il trattamento e la potabilizzazione dell'acqua di quell'invaso. Ancora siamo costretti a ribadire che, volutamente o inconsciamente, gli Uffici della Regione rischiano di operare scelte che aumentano la crisi invece che facilitarne la soluzione". Un dubbio, aggiunge il primo cittadino, "ancora piu' forte" quanto tali scelte "apparentemente tecniche rischiano di condizionare quelle politiche e quelle che vorra' e potra' fare il Commissario straordinario di prossima nomina". Al governo regionale e a quello nazionale Orlando chiede "un urgentissimo intervento per evitare che la Regione sia ancora una volta protagonista di scelte che in futuro saranno additate come esempio di incapacita' gestionale, se non peggio".