Shaboo dalle Filippine in Italia, 9 arresti a Roma
Associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e spaccio. Sono i reati contestati a 9 filippini destinatari di altrettante misure cautelari (4 in carcere e 5 ai domiciliari),
eseguite dai Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Roma Trionfale: tra gli arrestati, molti sono collaboratori domestici di professionisti e imprenditori dei quartieri della 'Roma bene'. Le indagini, coordinate dalla Dda della procura della capitale, hanno consentito di ricostruire l'organigramma della "banda delle colf", dal piccolo pusher su strada o a domicilio fino ad arrivare al 'cartello' nelle Filippine che inviava la droga in Italia mediante aerei, con voli di linea, fino a Milano, e da qui a Roma. Lo shaboo, che essendo inodore non viene rilevata dal fiuto dei cani antidroga, arrivava nel nostro Paese in bustine di plastica avvolte nella carta carbone per eludere i controlli aeroportuali ai raggi X e custodite all'interno di confezioni di carne in scatola, perfettamente sigillate.
Al vertice dell'organizzazione, per la parte romana, c'era una filippina 52enne: il cartello filippino si occupava di procacciare la sostanza stupefacente, inviarla in Italia monitorandone lo spaccio, ricevere il denaro provento della vendita al dettaglio, indicare agli associati nuovi canali con i quali inviare i soldi al fine di occultarne i flussi, assicurare adeguata tutela legale e giudiziaria agli associati. Tracciati anche i flussi di denaro da e per le Filippine, tramite i circuiti di money transfer, dove venivano effettuati versamenti grazie all'utilizzo di documenti forniti da prestanome compiacenti.
L'indagine, avviata nel mese di marzo 2016, ha gia' determinato l'arresto di altre 6 persone, in flagranza di reato, ed il recupero di 2,258 chili di shaboo, che ha costituito un sequestro record in Italia e uno dei piu' importanti in Europa per questo particolare tipo di sostanza stupefacente: immessi sul mercato avrebbero fruttato piu' di milione di euro.
Lo shaboo si e' diffuso in Italia nella comunita' filippina ma tra i consumatori oggi ci sono sempre piu' italiani, avvicinatisi a questa sostanza stupefacente per i suoi forti effetti, cui segue una costante e forte dipendenza. Secondo gli esperti, provoca euforia, eccitamento, abbassamento dei freni inibitori, innalzamento massimo del livello di attenzione associati a inappetenza, aumento del battito cardiaco e affanno. Cosi' come per le anfetamine, puo' causare insufficienza renale e complicazioni cardiache. A livello psicologico si sono registrati, nei consumatori abituali, casi di marcata aggressivita', allucinazioni, comportamenti violenti, paranoia e umore depresso.
Il prezzo di un grammo di Shaboo varia tra i 350 ai 450 euro e per una dose singola ne bastano 100 milligrammi (0,100 grammi). Altri termini con cui viene identificata questa droga sono "Ice", "Shabu" (in uso nelle Filippine) e " Crystal meth". E' la forma piu' pura della metanfetamina, ovvero cristalli, solitamente limpidi, di d-metanfetamina cloridrato (che ricordano il ghiaccio e il sale grosso). Proveniente dalle Filippine, e' diffusa anche in Giappone e Corea. Viene generalmente fumata per mezzo di piccole pipette di vetro, ma puo' anche essere iniettata, masticata, assunta tramite la pelle o se ne possono respirare i vapori riscaldandola all'interno di un recipiente di vetro. Allontanando la fonte di calore, la sostanza si solidifica e puo' essere riutilizzata per nuove assunzioni. L'effetto e' eccitante come quello prodotto dalla cocaina, ma molto piu' lungo e intenso (dalle 8 alle 24 ore).