Randagismo, Miccichè: "Subito un tavolo tecnino all'Ars"
Il presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè, ha stigmatizzato i fatti di Sciacca, dovo sono stati avvelenati trentatrè cani randagi: "E' un atto gravissimo di crudelta' gratuita in dispregio del mondo animale. Non e' uccidendoli che si risolve il problema dei cani randagi. Per questo motivo, e' necessario istituire subito all'Ars una commissione parlamentare che studi il fenomeno del randagismo e si faccia carico di trovare soluzioni concrete". Micciche' esprime solidarieta' al sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, minacciata di morte: "Sono dispiaciuto e indignato per gli atti intimidatori subiti dal sindaco a cui esprimo vicinanza, perche' i primi cittadini oggi sono esposti nella trincea piu' difficile". Nei giorni scorsi Micciche' ha nominato un consulente, Giovanni Giacobbe, competente in materia di randagismo, che cosi' commenta: "Affrontare il problema del randagismo, oggi vera e propria emergenza regionale, significa dare piena attuazione alla legge di riferimento 15 del 2000. Insieme con le principali associazioni animaliste, che hanno il polso reale del territorio, stiamo approfondendo ogni modalita' di intervento, e tentando di recepire ed accorpare tutte le istanze di questi soggetti. Sara' l'occasione per tracciare il solco di una vera e propria rivoluzione culturale animalista e realizzare, anche in materia di tutela della salute pubblica, certezza di giuste regole e di altrettanti giusti diritti".