Con le nuove risonanze si può anche misurare l'intelligenza
E' con le nuove risonanze magnetiche che si può "fotografare" l'intelligenza. E' quanto emerge in uno studio della New York University School of Medicine pubblicato sulla rivista Plos One. I ricercatori hanno infatti usato una tecnologia che ha misurato l'entropia nel cervello dei pazienti, cioè quella capacità dei circuiti nervosi per interpretare il mondo circostante. Questo è considerato un aspetto chiave dell'intelligenza, spiegano gli studiosi, a causa del grande volume di informazioni sensoriali che arrivano nel cervello dall'ambiente. In totale, nella ricerca, sono state analizzate le immagini in ogni regione del cervello di 892 tra uomini e donne. "Il nostro studio offre la prima prova concreta che le risonanze magnetiche funzionali dell'entropia cerebrale sono un nuovo mezzo per comprendere l'intelligenza umana", dice il primo ricercatore dello studio, Glenn Saxe, docente di psichiatria infantile e adolescenziale alla Nyu School of Medicine. Se ulteriori ricerche si dimostreranno efficaci, Saxe prevede che un giorno le scansioni dell'encefalo cerebrale potranno aiutare a valutare i problemi legati alla funzione cerebrale in persone con depressione, disturbo da stress post-traumatico o autismo, in cui l'elaborazione delle informazioni diventa difficile.