Uccise la fidanzata in Friuli, Cassazione conferma i domiciliari
Confermati gli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, per Francesco Mazzega, il 36enne reo confesso dell'omicidio della fidanzata, Nadia Orlando, di 21 anni, avvenuto il 31 luglio scorso. La prima sezione penale della Cassazione, dopo l'udienza a porte chiuse svolta ieri, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Procura di Udine contro la decisione del Riesame di Trieste di disporre i domiciliari per l'indagato. Un'ordinanza, quella del Riesame, che aveva suscitato polemiche a poche settimane dal delitto, tanto che alcuni concittadini della vittima avevano lanciato anche una petizione per chiedere che Mazzega non lasciasse il carcere. Mazzega aveva ucciso la fidanzata la sera del 31 luglio scorso, nei pressi di Lignano Sabbiadoro: poi aveva vagato per tutta la notte con il cadavere della giovane in auto, prima di presentarsi alla sede della Polizia Stradale di Palmanova. Dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale, era stato rinchiuso in carcere, misura cautelare sostituita il 29 agosto con quella dei domiciliari su decisione del Riesame, dove l'uomo si trova dal 26 settembre, non appena e' stato disponibile un braccialetto elettronico.