Macerata, Traini non parla: arresto convalidato
"Sono vicino a Pamela e sua madre". Durante la convalida dell'arresto in carcere ad Ancona per l'accusa di strage aggravata dall'odio razziale, Luca Traini, autore della 'caccia al nero' a colpi di pistola per le strade di Macerata, è rimasto in silenzio davanti al gip di Macerata Domenico Potetti. Poi, sempre assistito dal legale Giancarlo Giulianelli, per oltre un'ora e mezza si è fatto interrogare dal pm Stefania Ciccioli: ha espresso un pensiero alla famiglia di di Pamela Mastropietro, la 18enne romana trovata a pezzi dentro due trolley nelle campagne maceratesi. E' la molla che lo ha fatto "sbroccare", ha ripetuto al pm, a indurlo a vendicarsi di africani come il suo presunto aguzzino Innocent Oseghale, il nigeriano arrestato per occultamento e vilipendio di cadavere.