Gennuso: una task force per bloccare il pomodoro che arriva dal Camerun
Serve una task force fatta da polizia, carabinieri, Finanza e Capitanerie di porto per bloccare l'arrivo a Pachino, ma in tutta l'Isola, il pomodorono del Camerun. A scriverlo sulla sua pagina Facebook, è il deputato regionale all'Ars, Pippo Gennuso.
"Sono costretto a tornare alla carica sull'importazione dall'Africa dei prodotti dell'ortofrutta che stanno uccidendo il nostro mercato e mandando in rovina i produttori delle province di Siracusa e Ragusa - scrive il parlamentare - Apprendo con grande sconcerto che a Pachino, terra del "ciliegino", è stato messa in vendita a meno di 1,40 euro al chilo, il pomodoro che arriva dal Camerun. E' più di uno scandalo, quando il nostro prodotto resta a marcire in campagna o dentro i tunnel. C'è chi approfitta di questo caos pagando ai nostri produttori il pomodoro tra 40 e 50 centesimi al chilo, procurando forti guadagni ai chi commercializza e soprattutto alla grande distribuzione. Vendere la merce africana per poi spacciarla come "Igp di Pachino" è reato penale. Si tratta di frode in Commercio. Ci sono poi Paesi extra Ue che utilizzano fertilizzanti e prodotti chimici che sono vietati in Europa. Per l'ennesima volta chiederò all'assessore regionale all'Agricoltura, Edy Bandiera di farsi portavoce nelle sedi istituzionali, come il ministero delle Politiche Agricole, di un malessere fin troppo diffuso, ma anche alle forze di polizia, a cominciare dai carabinieri del Nas, alle Capitanerie di porto, alla Guardia di finanza di fermare nei porti, prodotti che sono nocivi alla salute dei cittadini".