Palermo: caso Helg, ridotta la pena: "Fu estorsione semplice"
La seconda sezione della Corte d'appello di Palermo ha ridotto di un anno, da 4 e 8 mesi a 3 anni e 8 mesi, la pena inflitta a Roberto Helg, ex vice presidente della Gesap, accusato di avere costretto il pasticciere Santi Palazzolo a pagargli una tangente da 100 mila euro per non perdere lo spazio che la sua azienda ha all'aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. La condanna per estorsione era gia' stata confermata dalla Cassazione, il primo giugno scorso, ma si doveva rideterminare la pena perche' il reato non era stato considerato aggravato: Roberto Helg, ex personaggio centrale dell'antimafia palermitana, non era stato infatti ritenuto "incaricato di pubblico servizio". Oggi, nel processo di rinvio, il legale dell'ex presidente della Camera di Commercio, l'avvocato Giovanni Di Benedetto, ha ottenuto la riduzione di pena. Lo stesso legale ora valutera' se proporre un nuovo ricorso in Cassazione, ma nel frattempo l'imputato ha gia' quasi finito di scontare la pena. L'arresto di Helg fu infatti in flagranza di reato e risale a quasi tre anni fa, al due marzo 2015: da allora Helg e' stato sempre ai domiciliari per motivi ci di eta' e di salute e comunque per legge puo' ottenere gli sconti previsti per la buona condotta, la cosiddetta liberazione anticipata. Da qui la ormai imminente remissione in liberta'. A denunciare l'estorsione fu la stessa vittima, che si era rivolta ai carabinieri dopo essersi visto chiedere soldi per conservare lo spazio in aeroporto.