Palermo, nuovo processo per mafia a D'Alì e i legali: "Sarà assolto"
La Cassazione ha annullato con rinvio ad altra sezione della Corte d'appello di Palermo la sentenza con la quale nel 2016 i giudici avevano dichiarato in parte prescritto, fino al 1994, e in parte assolto, per il periodo successivo fino al 2011, il senatore di FI Antonio D'Ali' dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Accolto, dunque, il ricorso del Pg Nino Gozzo - che aveva definito "illogica" la sentenza, contestando la mancata riapertura del dibattimento per sentire testi ritenuti decisivi: dall'ex dirigente della Squadra mobile di Trapani Giuseppe Linares all'ex capo della polizia Gianni De Gennaro - e ora dovra' celebrarsi nuovamente il processo di secondo grado. "Ci troviamo di fronte - dicono i legali dell'ex sottosegretario all'Interno, gli avvocati Gino Bosco e Stefano Pellegrino - a un rinvio finalizzato a sollecitare la Corte di appello di Palermo a decidere nuovamente se ascoltare o meno testimoni in larga parte gia' escussi ed a meglio motivarne l'eventuale rigetto. Testimoni che, ove ammessi, nulla comunque potranno aggiungere a fatti gia' esaminati nei dieci lunghi anni di un processo 'abbreviato'. Il che portera' ad altre lunghe attese, ulteriori costi per la giustizia e per giungere alla fine al punto di partenza: l'ennesima assoluzione".