Augusta, pestato senza motivo: studente perde un occhio
L’episodio, grave nei contenuti, amaro per il rischio di deriva sociale che inevitabilmente rappresenta si è consumato ieri ad Augusta. Un ventitreenne augustano, spinto da un eccepibile desiderio generalizzato di intimidire, dominare e far del male, ha dapprima immotivatamente offeso, deriso e, successivamente picchiato selvaggiamente, uno studente ventenne che si trovava tranquillamente in compagnia di amici. La vittima, a seguito del violento pestaggio veniva trasportata all’Ospedale “Umberto I“ di Siracusa, dove nonostante un delicato e lungo intervento chirurgico oculistico, perdeva purtroppo l’uso di un occhio. E’ questo quello che hanno avuto modo di accertare i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Augusta, che intervenuti sul luogo dell’aggressione, al termine di una breve attività informativa traevano in arresto, nella flagranza del reato di lesioni personali gravissime, Mirko Miduri, 22 anni, augustano. Veniva infatti accertato dai Carabinieri che l’arrestato, mentre si trovava a bordo della sua autovettura in compagnia di un suo amico, non appena notava una comitiva di ragazzi intenti a dialogare amichevolmente fra loro in una piazza del centro megarese, scendeva dalla sua auto e senza alcun movente iniziava a deridere un membro della compagnia. Miduri non soddisfatto, spostava le sua attenzioni anche sul ventenne, che dopo vari e leggeri schiaffetti al volto seguiti da frasi di scherno, tutti sopportati senza alcun cenno di replica, manifestava platealmente i suoi istinti aggressivi colpendo lo studente con violentissimi pugni al volto, allorquando questi, ormai stanco delle persistenti sopraffazioni, tentava una reazione. Miduri dileguatosi immediatamente, veniva prontamente rintracciato nella stessa Piazza in cui era avvenuta l’aggressione, tratto in arresto e dopo le formalità di rito tradotto presso la casa Circondariale di Siracusa a disposizione dell’A.G.. Al vaglio dei Militari della Compagnia di Augusta anche eventuali episodi o forme bullismo da contestualizzare in gesti di scherno ed atti di prevaricazione commessi dall’arrestato in danno di altre vittime che non hanno mai denunciato.