Docufilm all'Ars su Mori, il presidente Miccichè: grande stima
"Nel 1996 ero membro della Commissione antimafia e feci l'offerta al generale Mori di collaborare come consulente. Il generale rifiuto' dicendomi che non gli sembrava opportuno, e quel giorno mi feci un'idea molto precisa: chiunque fosse stato minimamente colpevole, avrebbe accettato e il suo rifiuto mi fece capire di trovarmi di fronte a una persona di altissima levatura morale e assolutamente innocente. Da allora provo grandissima stima per il generale". Cosi' il presidente dell'Ars Gianfranco Micciche' in occasione della proiezione del docufilm "Generale Mori - Un'Italia a testa alta" di Ambrogio Crespi, nella 'Sala Piersanti Mattarella' di Palazzo dei Normanni, a Palermo. All'iniziativa, che ha suscitato polemiche, voluta fortemente dall'assessore regionale dei Beni culturali Vittorio Sgarbi, in collaborazione con il presidente dell'Ars, e preceduta da numerose polemiche nei giorni scorsi, presenti anche gli ex ufficiali del Ros Mario Mori e Giuseppe De Donno, imputati nel processo Stato-mafia.
"Spero che un giorno uno scrittore onesto riscriva quegli anni e quei decenni troppo pieni di inganni e imbrogli. Questo documentario prova a dare una mano a capire quello che e' successo in quegli anni. Non e' come pensano in tanti una provocazione: in questo documentario non si parla male di nessuno, si cerca solo di ricostruire quello che e' successo". Lo ha detto il presidente dell'Ars Gianfranco Micciche' in occasione della proiezione, tra le polemiche, del docufilm "Generale Mori - Un'Italia a testa alta" di Ambrogio Crespi, nella 'Sala Piersanti Mattarella' di Palazzo de Normanni, a Palermo, alla presenza dell'ex ufficiale del Ros Mario Mori, imputato nel processo Stato-mafia. "Questo documentario dovrebbe essere portato nelle scuole - ha proseguito- perche' i ragazzi non hanno idea di cio' che accaduto. Noi vogliamo combattere la mafia ma senza giustizialismo, senza ingiustizie e senza pressapochismo, nel rispetto della presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio".
IL GENERALE MORI: NON VEDO IL PROBLEMA
"Sono stato invitato per un documentario che non tratta di problemi che riguardano le mie vicende giudiziarie, ma solo la mia avvita' professionale e i miei rapporti con alte personalita' dello Stato. Non vedo quindi alcun problema". Cosi' l'ex ufficiale del Ros Mario Mori, imputato nel processo Stato-mafia, in occasione della proiezione del docufilm "Generale Mori - Un'Italia a testa alta" di Ambrogio Crespi, nella 'Sala Piersanti Mattarella' di Palazzo de Normanni, sede dell'Assemblea regionale siciliana, commentando con i giornalisti le polemiche suscitate dall'iniziativa promossa dall'assessore regionale ai Beni culturali Vittorio Sgarbi, in collaborazione con il presidente dell'Ars Gianfranco Micciche'.
SUL DOCUFILM SIT - IN A PALERMO DELLE AGENDE ROSSE
Sit-in delle Agende rosse davanti all'ingresso di Palazzo dei Normanni, sede dell'Assemblea regionale siciliana, in segno di protesta contro l'iniziativa, promossa dall'assessore regionale dei Beni culturali Vittorio Sgarbi, in collaborazione con il presidente dell'Ars Gianfranco Micciche', della proiezione del docufilm "Generale Mori - Un'Italia a testa alta", nella 'Sala Piersanti Mattarella'. I manifestanti tengono sollevate in aria alcune agende di colore rosso. In sala, oltre a Sgargi e Micciche', anche gli ex ufficiali del Ros Mario Mori e Giuseppe De Donno, entrambi imputati nel processo sulla trattativa Stato-mafia.