Sta male dopo terapia all'ospedale di Acireale, inchiesta della Procura
Finisce in procura il caso di una donna recatasi nei mesi scorsi al Pronto soccorso del "Santa Marta e Santa Venera" di Acireale, a causa di un forte dolore toracico e fitte, per via di una bronchite. Giunta in ospedale ha riferito di essere stata gia' operata per meningioma con ricostruzione della teca cranica e sottoposta a terapia stereotassica. Dopo gli esami, tuttavia, il medico di turno ha praticato alla paziente come terapia una fiala di un farmaco che assolutamente controindicato nei pazienti operati per meningioma. Appena finita la flebo, infatti, la donna inizia ad accusare una sudorazione profusa, forti tremori al corpo, nausea e vomito. Tuttavia, la paziente viene dimessa con una prognosi di 7 giorni. Giunta a casa, inizia ad avvertire capogiri e tremori. Si manifestano, quindi, una improvvisa perdita della percezione spaziale e dell'equilibrio, un'impossibilita' alla deglutizione e rialzi pressori. L'indomani aumentano i tremori e la donna non riesce nemmeno a mantenermi in piedi. Pertanto, viene accompagnata di corsa, nuovamente all'ospedale di Acireale, dove al triage si rendono subito conto della grave negligenza commessa il giorno prima nell'aver somministrato il farmaco. La donna e' quindi costretta ad iniziare una terapia reidratante con fisiologica ed elettrolitica. In cartella clinica, tuttavia, non vi e' inspiegabilmente traccia di alcuna misurazione pressoria e nonostante i valori fossero al di sopra di 160/95 mmHg, viene dimessa senza terapia e rimandata al medico curante. A tutt'oggi e' costretta a seguire una terapia ed a convivere con diversi fastidi: avverte, infatti, improvvise perdite di percezione spaziale e dell'equilibrio, rialzi pressori, accusa tremori e dei mancamenti che non le consentono di svolgere le normali attivita' quotidiane. La signora ha deciso di denunciare l'accaduto alla Procura della Repubblica di Catania attraverso l'avvocato Carmelo Sardella, dirigente dell'Ufficio Legale regionale del Codacons. Si indaga per il reato di lesioni personali colpose in ambito sanitario.