Mostra a Palermo fino al 26 gennaio dei fumettisti Gizzi e Buonfantino
Sono le luci soffuse del Karibu Lounge bar e il vasto repertorio di un duo di chitarristi a fare da cornice, è proprio il caso di dirlo, all’esposizione di tavole e illustrazioni originali di Emanuele Gizzi e Simone Buonfantino, compagni di classe alla scuola del fumetto di Palermo e ora affermati professionisti in Italia e oltreoceano. L’inaugurazione della mostra,che durerà fino al 26 gennaio,è l’occasione giusta per conoscerli meglio.
Come è scoccata la scintilla della passione per il fumetto?
” Come per molti disegnatori,sin da piccolo provi l’impulso di disegnare ovunque,qualunque cosa. Il mio primo fumetto è stato uno Spiderman; vedendo le immagini, i colori non ho potuto che innamorarmi". Così, invece Gizzi: "Ricordo come fosse ieri quando ,a 6 anni, mio nonno mi fece trovare un Tex sul tavolo della mia stanza ,già piena di disegni. Appena l’ho visto mi sono detto:da grande voglio fare questo".”
Il vostro battesimo del fuoco e i lavori attuali?”
”Ho avuto la fortuna di esordire,4-5 anni fa con la Disney,come illustratore per una serie (ora non più pubblicata), Real Life,che mi ha fatto approdare su Star Wars, di cui curavo i layout (la disposizione delle vignette sulla tavola ndr). Da un po’ di tempo invece - dice Buonfantino - disegno sulla serie Thor della Marvel e spero di restarci a lungo!" ”La prima esperienza è stata in collaborazione con un caro amico sceneggiatore, Alessandro Di Virgilio su un riadattamento di Sandokan di Salgari - prosegue Gizzi - Poi la graphic novel I Vivi e I Morti, edita dalla Star Comics e altri progetti che ci hanno visto in coppia.Oggi ho realizzato il mio sogno da bambino: collaboro con la Bonelli nella serie fantasy Dragonero".
Vivete a Palermo ma lavorate per due mercati diversi,che differenze avete notato?
“I miei editori mi hanno sempre lasciato libero sull’espressione grafica,l e tempistiche sono molto stringate, devo concludere una tavola al giorno e questo mi costringe, mio malgrado, all’immediatezza del digitale, mi manca il pennello e la soddisfazione che ne trai”. “I miei referenti attuali sono Stefano Barbieri, editore generale di Dragonero ,Luca Enoch e Stefano Vietti (che ne curano anche la sceneggiatura),anche loro sempre gentili e disponibili, insomma siamo fortunati. Io un po’ di più - dice Buonfantino - perché ho il tempo di inchiostrare a mano, non posso fare a meno del contatto con la carta.”
A proposito di fasi di lavorazione, qual è la vostra preferita? ” Per una tavola completa inizio con lo storyboard - prosegue Buonfantino - per avere un’idea molto abbozzata degli imgombri della pagina, delle vignette,posizioni. Poi il layout, in cui si lavora di espressività per dare alla tavola l’anima fino alla rifinitura (clean up) per preparare la pagina al colore o alla stampa. Io preferisco il layout in cui mi diverto,sporco il foglio con anatomie anche improbabili perché è la parte più creativa.” Gizzi: ” Lo prendo in una foto e la ricalco (ride). No, ho sempre curato tutti gli step . Nello storyboard mi focalizzo molto sull’inquadratura per scegliere quella più idonea. Ultimamente mi da molta soddisfazione una fase, per altri noiosa, quella del clean up. Mi diverte fare emergere dalle bozze delle forme definite, un po’ come uno scultore dal marmo.”
Per concludere vi chiedo l’artista che vi ha più ispirato e un consiglio per chi è agli inizi
”Provate, provate e sbagliate tanto,solo così capirete come correggere la rotta - consiglia Simone - Non sentitevi mai arrivati,ci sarà sempre qualcuno più bravo e esperto,voi guardate al vostro percorso senza sedervi sugli allori e cercate di imparare più stili diversi. Adoro Norman Rockwell (illustratore statunitense celebre per le copertine del New York Post ndr) per la recitazione e da bambino ricordo di essere rimasto affascinato da Dalì.”
Questo invece, i consigli di Gizzi: ” Credete in voi stessi,specialmente nei momenti più difficili in cui vorreste gettare la spugna. Se sono riuscito io a lavorare in Bonelli possono farcela tutti! E seguite i consigli di chi ne sa più di voi. Il mio disegnatore preferito? Il grande Claudio Villa (storico copertinista di Tex ndr).”
Ruggiero Cusimano