Isolata dalle frane, sindaca nel Foggiano annuncia "disertiamo urne"
Una forma estrema di protesta, lo sciopero del voto, contro la situazione disastrata delle principali strade di collegamento al paese, divorate dal dissesto idrogeologico, che ne rende pericolosa e lunga la percorrenza. Arriva da Roseto Valfortore (piccolo centro dei Monti Dauni in provincia di Foggia) una storia di incuria della cosa pubblica, che rende la vita difficile ai cittadini. Al punto che la sindaca Lucilla Parisi - dopo ripetuti quanto accorati appelli alle autorita' competenti - ha lanciato una provocazione: "Il 4 marzo disertiamo le urne in segno di protesta". E l'appello sembra essere stato accolto positivamente da molti concittadini, stanchi delle difficolta' quotidiane che devono affrontare per svolgere le attivita' basilari. Roseto e' infatti un paese molto piccolo, la maggior parte dei suoi 1.091 abitanti si recano quotidianamente nei centri vicini per studiare o lavorare ma anche per curarsi negli ospedali di Lucera e Foggia.
Le principali arterie di collegamento sono le provinciali 129 e 130 ma, soprattutto quest'ultima, e' in condizioni di estrema pericolosita', sia nel tratto che conduce verso Alberona e da li' a Lucera, che in quello che va verso Castelfranco in Miscano, in Campania. Il primo tratto, in particolare, e' segnato da una frana che nel 2009 fece crollare meta' carreggiata e, da allora, continua a mangiare inesorabilmente l'asfalto, senza che venga effettuato alcun intervento. "Servono prima lavori di manutenzione straordinaria di messa in sicurezza - spiega la sindaca - e poi quelli di manutenzione ordinaria, perche' la situazione di pericolo e' insostenibile". Sulla provinciale 130, come mostra l'ampia documentazione fotografica del Comune, oltre al tratto franato,ci sono guard rail divelti, tratti sconnessi, segnaletica inesistente, avvallamenti profondi e persino un ponte - al confine con il territorio di Alberona - che di anno in anno si abbassa rispetto al livello della carreggiata. Tale situazione, oltre a rendere difficile la vita degli abitanti del paese, danneggia anche il turismo, che da qualche anno e' riuscito a dare una boccata d'ossigeno all'economia di Roseto. Molti turisti - come testimoniano alcuni imprenditori del settore - pur apprezzando il luogo e la sua natura, dopo la prima visita preferiscono non ritornare piu', proprio a causa delle difficolta' e dei rischi che bisogna affrontare per raggiungere il paese.