Musumeci si presenta all'Ars: "Chiederemo a Roma piena applicazione Statuto"
"Chiederemo a Roma la piena e corretta applicazione dello Statuto siciliano in una cornice di responsabilita', non di privilegi, ma ponendo l'accento sulla condizione di degrado socio-economico dell'Isola". Lo ha affermato il peesidente ella Regione Nello Musumeci, nel suo discorso programmatico all'Ars. "Siamo consapevoli di dover provare a portare a compimento la revisione dello Statuto, l'augurio e' che questo Parlamento possa portare a termine il lavoro iniziato sotto la presidenza del compianto Vincenzino Leanza, riproposto ad ogni legislatura, ma mai portato a termine", ha proseguito.
"I mafiosi prima di cercare morti cercano alleati, li cercano nella societa' civile, nelle istituzioni pubbliche, bisogna lavorare sulla coscienza civile per fare muro nella coscienza sociale e rendere solide le istituzioni". Lo ha affermato il presidente della Regione Nello Musumeci, leggendo all'Ars il suo lungo discorso programmatico. Cosi' il rifiuto e il contrasto ai clan resta "un prerequisito essenziale" e la lezione di Piersanti Mattarella, commemorato alcuni giorni fa, resta attuale. "A tale proposito ci sia consentito ricordare Filippo Basile e Giovanni Bonsignore - ha aggiunto Musumeci - i due dipendenti della Regione assassinati da mano mafiosa per essersi rifiutati di venir meno ai loro doveri improntati a serieta' e correttezza". Il governatore ha poi aggiunto: "Molto lavoro puo' farlo la Commissione regionale antimafia: il codice etico licenziato dalla prima commissione e iscritto all'ordine del giorno dell'Aula due anni fa, non e' stato ancora mai discusso".
"Il tasso delle somme impegnate sulle risorse europee disponibili nel periodo 2014-2020 e' di appena l'1%". Lo ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci, leggendo in Aula all'Ars il suo discorso programmatico, riferendosi agli impegni di spesa del Po-Fesr 2014-2020. "Muoriamo di sete - ha aggiunto - mentre davanti a noi scorre un copioso fiume di acqua potabile. Serve con urgenza riqualificare il parco progetti e partecipare ai bandi. Non solo dare ossigeno alle imprese, ma esportare nel mondo un marchio tradizionalmente apprezzato. Serve pertanto fare ricorso in maniera tempestiva ai fondi comunitari, questo e' il tasto dolente". Sul tema delle autonomie locali, il governatore ha scandito: "Piu' competenze alle province, altro che smantellarle, e difendiamo una conquista della democrazia come l'elezione diretta dei vertici".
I consorzi di bonifica "risultano enormemente appesantiti, non hanno piu' nulla da bonificare, bisogna sopprimerli, senza pero' sacrificare i dipendenti, con una politica di crescita che coinvolga gli imprenditori". L'Ente di sviluppo agricolo "va soppresso,la struttura passera' al dipartimento Agricoltura. Sui forestali, occorre un confronto serio con il governo nazionale, per concordare altra destinazione piuttosto che l'indignitoso status di lavoratore stagionale".
- "Questa coalizione di centrodestra e' ben consapevole dei suoi limitati numeri d'aula, a causa di una legge elettorale che dovra' essere cambiata per eliminare le distorsioni presenti e che avrebbe dovuto prevedere un pur minimo premio di maggioranza e governabilita'. Il governo non cerca in questa Assemblea supporti numerici clandestini: confidiamo di trovare con le opposizioni convergenze programmatiche, alla luce del sole, apertamente, sui singoli punti, sulle singoli questioni che saranno poste all'attenzione del Parlamento". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, concludendo all'Ars le sue dichiarazioni programmatiche. "E' su questo terreno di leale confronto, chiarezza e correttezza - ha proseguito - che vogliamo caratterizzare il rapporto tra le forze di governo e di opposizione; ognuno dei 70 deputati si assuma la responsabilita' dell scelte di fronte ai siciliani: non ci sono alibi ne' attenuanti di fronte ai grandi problemi dell'Isola. Vogliamo avviare questo cambiamento con voi, con tutti voi".
Questo parlamento modifichi la legge sui rifiuti, oggi sono 33 i soggetti tra ex Ato ed Srr delegati ad occuparsene, ma di questi 33 soggetti solo 4 funzionano. Il governo ritiene che bisogna procedere ad una riforma immediata ad affidare alle 9 province il compito di gestire i rifiuti. Le province sono l'Assemblea dei sindaci, la sintesi delle rappresentanza dei territori, occorre accelerare il processo di liquidazione degli Ato e delle Srr, diventati luoghi di stallo per riabilitare l inattivita' di qualche trombato". Lo ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci, leggendo in Aula il suo discorso programmatico. Musumeci ha ribadito il sussistere di una situazione allarmante: "Il ministero dell'Ambiente vuole che inviamo i rifiuti fuori dall'isola, ma nessuna regione italiana e' disposta ad accoglierli, occorre provare all'estero, ma diventa molto complicato dal punto di vista strutturale, perche' occorrono le navi, siamo in evidente difficolta'".