Elezioni in Catalogna, vincono gli indipendentisti
Quando e' stato scrutinato oltre il 70 delle schede elettorali, secondo El Pais, si conferma la vittoria delle tre forze indipendentiste che governavano il 'Parlament' catalona uscente, anche se arretrano, e scendono da 72 seggi su 135 a 70. Prime anche se dovranno ricucire le divisioni interne. Ma di sicuro escono sconfitti gli unionisti che - al momento - in alcun caso riuscirebbero a conquistare la maggioranza di 68 seggi su 135.
In testa trionfa - vittoria significativa ma di Pirro - il centrista unionista di Ciudadanos con 35 seggi.
Ma staccato di un solo seggio l'indipendentissta 'Junts per Catalunya' dell'ex presidente Carles Puigdemont, fuggito in Belgio al carcere.
Ai suoi 34 deputati indipendentisti si aggiungono i 32 di Esquerra republicana di Oriol Junqueras, ex vicepresidente della Generalitat, rimasto in Spagna e quindi in carcere accusato di sedizione e ribellione. Da sole le due formazioni avrebbero 66 seggi, 2 in meno della soglia della maggioranza assoluta. Avrebbero ancora bisogno dei 4 seggi attribuiti ora al Cup e otterrebbero 70 deputati, contro i 72 del 2015, ma governerebbero di nuovo la Generalitat.
Sul fronte unionista Ciudadanos da 25 deputati sale a 35; i socialisti catalani sono a quota 18; crollati da 11 a soli 4 deputati regionali i popolari locali, espressione del Partito del premier Mariano Rajoy, nemico n.1 del referendum illegale del primo ottobre sull'indipendenza della Catalogna. Le tre formazioni unioniste a questo punto si fermerebbero a quota 57, lontani dai 68 della maggioranza.
Se lo scrutinio - che precede molto lentamente - trovasse conferma nel corso della notte, a questo punto perdono in parte peso gli 8 seggi (contro gli 11 del 2015) di 'En comu'', la costola catalana di Podemos, guidata dalla sindaca di Barcellona Ada Colau. Se si schierassero con gli unionisti, avrebbero comunque solo 64 seggi, 4 in meno della maggioranza.
Se Colau andasse con gli indipendentisti - ricordiamo che al referendum del primo ottobre il sindaco volle che si votasse ma non si espresse pubblicamente a favore di una delle parti - si arriverebbe a quota 74 con Junqueras e Puigdemont, senza bisogno del Cup. Queste - ad ora sulla base del 55% delle schede scrutinate - le possibile alchimie politiche al momento, con una tendenza che ha visto premiati gli indipendentisti e comunque di sicuro non vincere gli unionisti come sperava il premier Rajoy.
Affluenza record ad un passo dall'82% contro il il 77,44% del 2015.