Siracusa, atto di indirizzo sulle politiche scolastiche in Consiglio
Il Consiglio comunale di Siracusa, in seconda convocazione, ha approvato un unico provvedimento, il riconoscimento dell'altro debito fuori bilancio posto all'ordine del giorno della seduta, ammontante a 4.746 euro.
Il numero legale è venuto meno alla conclusione del dibattito sull'atto di indirizzo, primo firmatario e relatore in aula il consigliere Alberto Palestro (nella foto), sulle “Politiche scolastiche del Comune”.
“Un atto di indirizzo- ha detto tra l'altro Palestro- che vuole ridare protagonismo all'Ente. Il Comune dovrà far parte di un tavolo tecnico, insieme all'Ufficio scolastico territoriale, ai dirigenti scolastici e ai rappresentanti dei genitori per una scuola migliore”.
L'ATTO DI INDIRIZZO SULLE POLITICHE SCOLASTICHE
-Il Comune di Siracusa, con qualche eccezione (via Alcibiade), è proprietario di quasi tutti gli edifici che ospitano gli istituti scolastici del territorio, scuole d’infanzia, elementari e medie, ripartiti in istituti comprensivi con a capo di ciascuno di essi un Dirigente Scolastico;
-Lo Statuto del Comune di Siracusa prevede, tra i principi fondamentali, gli obbiettivi sociali ed economici, la promozione del miglioramento della qualità della vita della comunità e delle persone, nonché rimuovere ostacoli che si frappongono al completo sviluppo della persona e che impediscono l’effettivo esercizio dei diritti, con particolare riguardo ai soggetti più deboli ed emarginati; promuove la convivenza sociale;
-La legge n.23 dell’ 11-1-1996 (Norme per l’edilizia scolastica), prevede in capo ai Comuni, la realizzazione, fornitura, manutenzione ordinaria e straordinaria, degli edifici destinati a sedi di scuole dell’infanzia, elementari e medie;
-La stessa Legge 23, tra le sue finalità, prevede, tra l’altro, “una equilibrata organizzazione territoriale del sistema scolastico, anche con riferimento agli andamenti demografici”;
-La legge 241/1990 prevede la possibilità che le pubbliche amministrazioni concludano accordi per disciplinare lo svolgimento di attività di interesse comune;
-La legge n.59/1997, ha sancito alle istituzioni scolastiche una autonomia gestionale di cui è responsabile un Dirigente Scolastico.
-La Circolare Ministeriale n.10 del 15/11/2016 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, stabilisce i criteri di iscrizioni alle Scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni grado per l’anno scolastico 2017/2018;
- Il Decreto del Presidente della Repubblica n.275, dell’8 marzo 1999, recante il regolamento delle norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art.21, della legge 15 marzo 1999, n.59;
Da qualche decennio, verosimilmente dopo l’entrata in vigore della legge n.59 del 1997, che sanciva l’autonomia scolastica, si è registrato un flusso esponenziale di iscrizioni, già dalla scuola dell’infanzia, verso alcuni istituti scolastici comprensivi del territorio (che accorpano Infanzia-elementari e medie), rispetto ad altri, che nel tempo risultano notevolmente sottodimenzionati.
Poichè l’entrata in vigore della riforma scolastica del 1997, ha determinato in capo ai singoli istituti scolastici, ed ai rispettivi Dirigenti, un autonomia didattica, organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, nonché amministrativa e di gestione, da considerarsi positiva, in quanto stimolante alla competitività dell’offerta formativa dell’istruzione (POF).
Ciò, almeno apparentemente, avrebbe determinato lo squilibrio esponenziale di iscrizioni operate dai genitori, che si verifica all’atto delle scelte dell’istituto comprensivo.
Nel rispetto, comunque di una consolidata buona offerta formativa, sicuramente corrispondente alla effettiva forte domanda di adesione verso alcuni istituti scolastici della nostra città, si ha, altresì, ragione di ritenere, che le scelte operate dai genitori per i rispettivi adolescenti, siano determinate spesso da altri fattori estranei alla effettiva valutazione del Piano dell’Offerta Formativa proposto per legge dai Dirigenti Scolastici prima dell’inizio di ogni anno scolastico.
Non si spiegherebbe, infatti, perché alcuni istituti comprensivi di periferia risultano sistematicamente deficitari della effettiva potenzialità numerica che potrebbero contenere, alla luce del fatto, che il territorio di Siracusa con tutte le sue effettive risorse scolastiche, risulterebbe notevolmente sufficiente a contenere tranquillamente tutti gli alunni e studenti in età di obbligo scolastico.
L’ampio margine nella quale l’offerta formativa può essere applicata dai dirigenti scolastici, non può rappresentare l’unica motivazione che determina il fenomeno della “migrazione” scolastica da alcuni istituti periferici, essendo certi, come prevede, peraltro, la direttiva Ministeriale, che l’offerta formativa deve comunque rientrare all’interno di determinati parametri di base sanciti dall’art. 8 del d.p.r. 275/99, quali obiettivi fissati in ambito nazionale.
Invero, alcuni istituti scolastici ubicati in quartieri periferici del territorio di Siracusa, sarebbero sistematicamente ignorati, perfino da residenti viciniori, per essere considerati fortemente “a rischio” sociale e poco appetibili dal punto di vista formativo.
L’esplosione del caso Scuola “Archia” di via Asbesta e di via Monte Tosa, comprendente l’11° Istituto Comprensivo che sta fortemente condizionando la quotidianità e la serenità di tante famiglie, merita l’attenzione dovuta e l’intervento deciso dell’Amministrazione Comunale al fine di scongiurare episodi di intolleranza conviviale, incomprensioni, errori di valutazione, che potrebbero degenerare in pericolosi eventi sociali che si ha il dovere di prevenire. In questo frangente non possono passare in secondo piano gli effetti negativi che gli adolescenti stanno subendo dal punto di vista psicologico e didattico, in seguito al caso dell’eccessivo sopra-numero di alunni frequentanti l’istituto di via Monte Tosa (Scuola dell’infanzia ed elementari), che ha determinato l’attuazione da parte della Dirigente scolastica dei cosiddetti doppi turni, alternando settimanalmente gli alunni delle classi elementari in orari antimeridiani e pomeridiani. Una situazione insostenibile per le famiglie (informate solo a scuole in corso) e, specialmente per gli adolescenti ed i loro bioritmi sconvolti, ma anche tanta preoccupazione per i requisiti di sicurezza che potrebbero venire meno pur in presenza di un istituto tutto sommato di recente costruzione.
PER QUANTO IN PREMESSA:
IL CONSIGLIO COMUNALE CON IL PRESENTE ATTO DI INDIRIZZO,
IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE :
-Avviare un nuovo processo di Politiche Scolastiche del territorio di Siracusa a competenza comunale (istituti comprensivi – infanzia – elementari - medie), interventi sotto tutti i punti di vista, primo, in particolare, quello inerente la sicurezza degli edifici scolastici, ma anche dal punto di vista gestionale, cui, si ritiene l’A.C., proprietaria e/o locataria degli immobili, debba rappresentare parte organica nelle Politiche Scolastiche attraverso anche convenzioni, ed accordi con i soggetti interessati quali l’Ufficio Provinciale Scolastico (ex Provveditorato agli studi) e Dirigenti Scolastici.
-L’obiettivo auspicabile, sarebbe di istituire un processo di rete tra gli attori principali, che sia indirizzato a preservare, pur in considerazione della riconosciuta autonomia scolastica dei rispettivi Dirigenti, le scuole in tutti i quartieri della nostra città, quale presidi di legalità e dello stato, elevandone la qualità dell’offerta formativa, armonizzandole e riequilibrandone le modalità gestionali che causa attuali forza maggiore, non appaiono univoche.
-Si propone di concertare immediatamente, attraverso un protocollo di intesa a carattere territoriale, in previsione del prossimo anno scolastico 2018/2019 il cui termine delle iscrizioni ricade solitamente tra i mesi di gennaio/febbraio del 2018, fermo restando di garantire il diritto/dovere allo studio ed all’offerta formativa che i genitori intendono assumere per i propri figli (pur nella considerazione che tutte le scuole dovrebbero rappresentare uno standard di istruzione di uguale sostanza):
-Attenersi alle Direttive Ministeriali annualmente predisposte ed emanate con apposite circolari in materia di Iscrizioni alle scuole di infanzia e dell’obbligo che prevedono indicazioni ragionevoli in termine anche di iscrizioni in eccedenza, e tra queste, la considerazione del residenza dell’alunno alla scuola o quello costituito da particolari impegni lavorativi dei genitori;
-Rivedere le assegnazioni territoriali degli istituti scolastici per garantire equilibrio di presenza di legalità e dello stato su tutto il territorio, riequilibrando, contestualmente, l’offerta formativa, che allo stato non appare tale per la sistematica emigrazione di numerosi studenti/alunni da quartieri ove insistono alcuni istituti periferici, oggi sotto-dimensionati; in questo caso si limiterebbero conseguentemente, gli spostamenti con mezzi privati (autovetture-ciclomotori) che rappresentano pur sempre fonte di inquinamento, disagi, traffico cittadino, e, purtroppo, maggiori percentuali di incidenti stradali;
-Rivedere tutta la pianta organica degli Istituti Comprensivi, attraverso un obiettiva analisi territoriale; in particolare;
- Assegnare l’Istituto di via Asbesta (unico istituto del quartiere Epipoli) all’11° Istituto comprensivo “Archia” per la naturale prosecuzione dei numerosi studenti delle elementari e materne del complesso di via Monte Tosa (Quartiere Epipoli) ed in quanto costruito e destinato alla scuola Archia (vedasi Atti ed in particolare la Delibera di Giunta Municipale n.311 del 5/12/2002);
- Assegnare il nuovo Istituto di via Calatabiano/via Adrano, al 10° Istituto Comprensivo in quanto ricadente nel quartiere Tiche ove insiste già in via Gela (quartiere Tiche) la sede delle classi Materne ed elementari dello stesso, al fine di liberare le aule del complesso di via Asbesta attualmente occupate dal 10° Ist. Compr.;
- Assegnare il nuovo istituto di via Temistocle (Quartiere Acradina) al 6° Istituto Comprensivo “Martoglio” .
- Nell’immediatezza, avviare il processo di redistribuzione parziale degli istituti territorialmente ricadenti, con criteri di obiettività, che eviterebbero i doppi turni, attualmente in vigore presso la Scuola Archia.
- TUTTO CIO’ AL FINE DI DETERMINARE UN EQUA DISTRIBUZIONE DELL’UTENZA SCOLASTICA DELLA SCUOLA D’OBBLIGO NEGLI ISTITUTI DEL TERRITORIO DI SIRACUSA , GARANTENDO IL DIRITTO ALLO STUDIO E UN PROCESSO DIGNITOSO A TUTTI GLI ISTITUTI NEL LORO COMPLESSO; DAGLI ALUNNI/STUDENTI, ALLE FAMIGLIE, AL CORPO DOCENTI E PERSONALE ATA RESTITUENDO, A MOLTI DI QUEST’ULTIMI, PARI DIGNITA’ DI LAVORO.
CONSIGLIERE COMUNALE
PALESTRO ALBERTO
HANNO APPOSTO LA LORO FIRMA NELLA SEDUTA DEL 17/10/2017
I CONSIGLIERI:
MALIGNAGGI GAETANO; SORBELLO SALVATORE; SULLO LEONE; DI LORENZO ELIO; TOTA DARIO; ASSENZA GIUSEPPE.