Gentiloni un anno dopo, "lascio un'Italia migliore"
A un anno dalla nomina a Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni rivendica i suoi risultati: "A Palazzo Chigi come su un ottovolante, ma lascio un'Italia migliore", ha dichiarato in un colloquio con La Stampa in cui ha chiesto al suo successore di "non disperdere gli sforzi fatti in comune". "Lasciamo un'Italia piu' stabile", ha detto Gentiloni, un Paese piu' forte che, pur con tanti problemi aperti, "ha superato la sua crisi piu' grave e che non deve disperdere gli sforzi fatti in comune".
Ricordando la sua nomina il 12 dicembre 2016, il premier
ha raccontato che "quel giorno" sali' "sull'ottovolante e sono accadute tante cose che era difficile immaginare". "L'Italia", ha aggiunto, "non va verso un periodo di instabilita', perche' le
sue scelte fondamentali, a partire da quelle europee, resteranno: c'e' continuita' nelle posizioni dei governi del nostro Paese". "L'Italia e' tornata a crescere, si attestera' su un dato tra 1'1,5 e il 2%. Vedremo quale sara' il dato finale. Ma per stare tra 1'1,5 e il 2, basta arrivare all'1,76...".
Non la pensa come Gentiloni, Bersani: "Che l'Italia sia piu' stabile e' opinabile": lo ha detto Pierluigi Bersani (Liberi e Uguali) ai microfoni di Radio Anch'io su Radio1Rai, commentando il bilancio di un anno alla guida del governo tracciato dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in un colloquio con La Stampa. "La stabilita' di un Paese dipende dal livello di inclusione sociale", ha aggiunto l'ex segretario dem, "la forbice si e' allargata, quindi aumenta il disagio aumenta il distacco e l'economia non parte. C'e' troppa concentrazione di ricchezza in giro".