Cani senza cibo e in mezzo alla sporcizia, tre indagate a Catania
Nei giorni scorsi, all’interno di un canile ubicato a San Pietro Clarenza, un cane è stato ferito ad opera di altri cani e, a tal riguardo, è stato anche pubblicato un video sul web ritraente l’aggressione del branco all’interno del citato canile. Ciò posto, nella giornata di ieri e in ottemperanza alle disposizioni del Questore, personale del Commissariato Borgo-Ognina e Polizia Provinciale si è recato in detto luogo al fine di controllare la regolarità delle autorizzazioni amministrative e le condizioni di salute nonché del benessere degli animali ivi ospitati.
Giunti in loco, sin da subito, è stata rilevata una situazione scarsa sotto il profilo dell’igiene e del benessere degli animali. Infatti, è stata riscontrata la mancanza di cibo, la presenza di acqua con sporcizia pregressa e abbondanti deiezioni all’interno dei box (come tali approssimati) e nell’area di sgombramento. Alla luce di quanto esposto, è stata identificata la Presidente dell’associazione presente sul posto che si occupa, insieme ad altri volontari di detta struttura al benessere degli animali, ed è emerso che l’associazione, a tal riguardo, percepisce circa 7000 euro l’anno nonché le donazioni da parte degli amanti degli animali. La Presidente, in merito all’aggressione del cane, ha confermato detta circostanza ed ha precisato che il cane non era morto bensì ferito.
Effettivamente, è stato notato il cane in argomento all’interno di una cuccia in palese stato di sofferenza e che non si poteva muovere e, fatto di rilievo, a distanza di 24 ore non era stato ancora sottoposto alle cure mediche veterinarie. Per tale motivo, la Presidente è stata indagata in stato di libertà per il reato previsto dall’art. 727 c.p che punisce, tra l’altro, chi “ detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”. A seguito di attività investigativa, sono state altresì appurate analoghe responsabilità nei riguardi del Vice Presidente della citata associazione e di un’altra volontaria e, per tale motivo, sono state indagate per il medesimo reato. Visto il malgoverno degli animali in argomento e accertata la mancanza di autorizzazione del citato canile, è stato richiesto l’intervento dell’Asp Veterinari che ha accertato quanto di seguito. Su 18 cani presenti nel canile, 4 risultano senza microchip incluso quello ferito e oggetto di aggressione; 5 non sono stati controllati poiché ritenuti “diffidenti” quindi difficili da avvicinare e 9 regolarmente microchippati.
Quanto al cane ferito, il personale Asp, per le vie brevi, ha diagnosticato, “cane con ferite lacero contuse al livello di zona auricolare e arti posteriori” a seguito di aggressione. Ai fini della profilassi antirabbica, i medici dell’Asp intervenuti hanno sequestrato a livello sanitario i 18 cani presenti all’interno del canile, per giorni 10. Al Presidente dell’associazione è stato prescritto di sottoporre il cane ferito ad immediata ed ulteriore visita veterinaria.