Portopalo, Baldo: "Serve un progetto per approvare la sfiducia a Mirarchi"
A Portopalo non basta aver votato la surroga che permetteva l'entrata nel Consiglio comunale del primo dei non eletti dopo le dimissioni del consigliere assenteista Mario Luciano, non basta nemmeno l'approvazione all'unanimità del Bilancio di previsione 2017 per raffreddare i propositi che le forze politiche ormai avverse al sindaco Giuseppe Mirarchi hanno intenzione di portare avanti attraverso quell'agognata mozione di sfiducia che non ha dato gli esiti sperati in quanto la dodicesima firma mancò nel momento cruciale, quando tutti speravano che ormai l'amministrazione Mirarchi era un lontano ricordo.
Da un lato quindi l'accanimento e la costanza dell'opposizione più serrata, che vede Edmondo Pisana chiedere le dimissioni al sindaco in pieno Consiglio comunale insieme a Portopalo 2019 che rimangono arroccati all'opposizione, tirandosi dietro il cospicuo gruppo consiliare Progetto Comune ormai avverso all'amministrazione Mirarchi. Rimane solo una maggioranza esigua che nulla può a quanto pare contro gli agguerriti consiglieri che con l'ingresso di Attilio Nardo potrebbero vagliare nuovamente la possibilità di proporre la trattazione della mozione di sfiducia in aula. Ultimo baluardo, dove sono riposte le speranze dei probabili undici firmatari della mozione di sfiducia è il Presidente del Consiglio Comunale Loredana Baldo, un tempo una delle voci più autorevoli nei banchi dell'opposizione.
"Sì, finalmente è arrivata la surroga che permette l'ingresso in giunta del consigliere Mario Luciano -afferma la Baldo- non potevamo tenere un consigliere così lontano da casa per gestire le problematiche del paese, è improponibile una cosa del genere. Adesso vorrei sapere cos'ha intenzione di fare il consigliere Nardo. In merito alla mozione di sfiducia ci tengo a precisare che è stato prematuro trattare una mozione di sfiducia in aula senza che ci sia un vero progetto politico. Allo stato attuale la situazione politica all'interno del civico consesso vede una disomogeneità dei gruppi politici,quindi continuo a ribadire che non c'è un vero progetto politico dietro la mozione di sfiducia. Non si possono determinare le sorti di un paese con una semplice firma e parlo ancora di colui che arriva da oltre oceano per firmare una mozione di sfiducia, penso che l'attuale clima politico non rispecchia attualmente quello che merita veramente questo paese. Sulla mia candidatura a sindaco penso che si tratti di una cosa prematura e in futuro se son rose fioriranno,ma prima c'è bisogno di un vero progetto politico altrimenti è velleitario sfiduciare il sindaco e paventare una mia candidatura a sindaco".
Giuseppe Campisi