Sanità, centri trasfusionali di Modica e Vittoria a rischio depotenziamento?
I donatori Avis di Modica e di Vittoria, da qualche mese, si pongono una domanda: perché sono aumentate le provette dove viene raccolto il sangue necessario ad eseguire gli esami di routine? E, in particolare, perché l’emocromo viene inviato al centro trasfusionale di Ragusa per essere esaminato? L’emocromo, come è noto, è un esame di laboratorio completo del sangue, che determina la quantità dei globuli (leucociti o globuli bianchi, eritrociti o globuli rossi, e trombociti o piastrine), i livelli dell'ematocrito (HCT), e dell'emoglobina (Hb), nonché diversi altri parametri del sangue. Il campione di sangue necessario (pochi millilitri) viene conservato a temperatura ambiente in una provetta contenente un anticoagulante (EDTA, citrato, ecc.). Successivamente viene trasportato al laboratorio di analisi e analizzato con un macchinario elettronico chiamato “contaglobuli”. Questa procedura, fino a qualche mese fa, veniva attuata sia al centro trasfusionale di Modica che in quello di Vittoria, entrambi gratificati da ottime certificazioni di qualità e, ovviamente, dotati di contaglobuli. Poi, l’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa indice una gara di appalto in cui si stabilisce che l’esame dell’emocromo venga eseguito solo al centro trasfusionale di Ragusa, escludendo, così, quelli di Modica e Vittoria. Motivi legati al risparmio, secondo i vertici dell’Asp. Una giustificazione plausibile, in linea, tra l’altro, con le direttive della Regione. C’è, tuttavia, il timore che questa decisione possa essere solo il primo passo di quella “politica del carciofo” che Modica e Vittoria hanno già sperimentato, ad esempio, per il Tribunale della città della Contea e per la sezione staccata di Vittoria. Si tende, sempre di più, a centralizzare? E se, per quel che riguarda il “caso emocromo” non ci sono, al momento, conseguenze per i donatori Avis, il futuro, visti i precedenti, potrebbe portare nuove e sgradevoli sorprese anche nella Sanità, così come è stato già sperimentato nel settore dell’amministrazione della giustizia. Anche in relazione al risparmio, poi, non sembrano esserci riscontri probanti. Soprattutto se si considera che le provette con il sangue per eseguire l’emocromo vengono trasferite a Ragusa utilizzando il servizio-corriere dell’Asp, un sistema non proprio all’avanguardia e che ha, comunque, un costo. Vale la pena, quindi, non abbassare la guardia e tenere desta l’attenzione in modo da non rischiare un depauperamento dei servizi sanitari in due aree di grande importanza sociale come quelle di Modica e Vittoria. Che non possono essere le uniche a pagare le ambizioni ragusane di centralizzazione.