Il ministro Minniti a Pozzallo, il sindaco: "E' un politico che ha fermato i migranti"
Il ministro degli Interni, Marco Minniti, è a Pozzallo per celebrare il quarantesimo anniversario della morte di Giorgio La Pira, la città che ha dato i natali al politico illustre. "La presenza di Minniti - ha detto il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna - non può essere solo simbolica, ma è la vera testimonianza della vicinanza del governo ad un comune che ogni giorno affronta il fenomeno dell'immigrazione. Minniti è un politico atipico che alle parole preferisce i fatti. E' il solo che è stato in grado realmente di ridurre i flussi".
Il ministro si è intrattenuto con i bambini, giunti il 23 a Pozzallo, messi in salvo della nave irlandese L.E. Niamh. Ha parlato con le giovani madri migranti, visitando anche i locali dell'hot spot di Pozzallo: il ministro Minniti ha lasciato da poco la cittadina dove ha partecipato alle celebrazioni per il quarantesimo dalla morte di Giorgio La Pira, il 'sindaco santo' di Firenze, nato proprio a Pozzallo. "La Pira ha dominato un pezzo importante della storia del nostro Paese - ha detto il ministro nel corso del suo intervento - se l'Italia si presenta com'e', con democrazia consolidata e con orizzonti amplissimi e che sa dialogare con tutti, sia coloro che sono molto lontani sia quelli molto vicini (e sappiamo che non sempre e' facile dialogare soprattutto con quelli vicini) se tutte queste cosa l'Italia ce le ha le deve anche al suo pensiero alla sua passione civile, quella di un italiano che ha affrontato con coraggio la sfida della innovazione del pensiero negli anni Cinquanta, quando non era facile dialogare con l'est, un mondo - ha aggiunto - in cui stava nascendo e rinascendo lo spirito europeo dopo un conflitto mondiale che aveva lacerato l'Europa con milioni di morti". Per Minniti dunque, "avere il coraggio di parlare della pace, della convivenza pacifica come valore assoluto, hanno fatto del nostro Paese un Paese piu' forte. Lo ha fatto La Pira con umilta' come un profeta disarmato, armato solo di pensieri idee e convinzioni con atteggiamento di chi guardava, vedendo nell'altro chi comunque poteva arricchire il suo pensiero senza protervia".