Palermo, 'boss tratta': la Procura deposita intercettazioni e chat
Nuove accuse nei confronti del "generale" Mered Medhanie Yedhego, sotto processo a Palermo. Questa mattina il sostituto Calogero Ferrara - in apertura di udienza nell'aula bunker del carcere Ucciardone - ha comunicato di avere depositato nella cancelleria del pubblico ministero una attivita' integrativa di indagine che comprende una informativa dello Sco del 12 giugno scorso. L'attivita' integrativa - ha riferito alla Corte d'assise - include anche altre tre conversazioni telefoniche intercettate e alcune chat contenute del telefonino in possesso dell'eritreo al momento dell'arresto, avvenuto a Karthoum nel maggio 2016. Per oggi programmata la deposizione di Carmine Mosca, ex vice dirigente della Squadra Mobile di Palermo, che ha seguito le indagini.
Il "generale" e' stato estradato in Italia il 7 giugno dello scorso anno. E' accusato di associazione a delinquere finalizzata alla tratta e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ma oggi l'accusa ha chiesto la modifica dei capi di imputazione con la contestazione di una "ulteriore" associazione a delinquere e di altri due episodi di legati al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. La Procura ha gia' trasmesso al ministero degli Esteri la richiesta di estensione dell'estradizione. Fin da subito l'imputato ha professato la sua innocenza e il suo avvocato difensore, Michele Calantropo, ha sostenuto il clamoroso errore di persona: in galera ci sarebbe un'altra persona, un falegname eritreo, edhanie Tesfamariam Behre. A sostegno di questa tesi la difesa ha prodotto documenti di identita' eritrei e nella scorsa udienza anche la comparazione del Dna dell'imputato con una donna eritrea - Meaza Zerai Weldai - che conferma di essere la madre di Tasfamarian. Ma per la Procura - che ancora su questo test non ha sciolto la riserva - l'identificazione del "generale" e' avvenuta con altri strumenti e tecniche e si potrebbe pur trattare di uno dei tanti "alias" utilizzati dai trafficanti di esseri umani.