Il Libero Consorzio di Ragusa impugna il riparto fondi all'ex Province
Il Libero Consorzio Comunale di Ragusa ha impugnato davanti al Tar di Palermo il decreto di riparto dei fondi assegnati alle ex province siciliane. Il ricorso e' stato gia' notificato all'assessorato regionale alle Autonomie Locali e all'Economia "perche' il decreto assessoriale n. 310 dell'11 ottobre scorso e' ritenuto errato, illogico e illegittimo per eccesso di potere e violazione dell'articolo 97 della Costituzione". Il Libero Consorzio Comunale Ragusa, come spega un comunicato stampa, aveva provveduto gia' a diffidare l'assessorato competente chiedendo l'annullamento o la revoca del decreto "ma non si e' registrato alcun riscontro alla nota del Commissario straordinario Dario Cartabellotta, pertanto, si e' proceduto - continua la nota - al ricorso davanti al Tar di Palermo in quanto il decreto di riparto dei 25 milioni di euro e' affetto da una molteplicita' di vizi intrinseci al suo contenuto e contradditorio tra piu' atti della stessa amministrazione. E' stato chiesto altresi' che il decreto venga in sospeso in via cautelare nonche' si proceda ad un risarcimento dei danni subiti per 555 milioni di euro".
Nel ricorso si sostiene che il "Libero Consorzio Comunale di Ragusa e' ingiustamente mortificato e discriminato nell'assegnazione delle risorse necessarie per garantire lo svolgimento delle funzioni assegnate dalla legge regionale di istituzione dei Liberi Consorzi, in quanto non si e' proceduto ad una corretta ripartizione dell'importo di 25.230.684,44 euro". Nel ricorso al Tar si sottolinea infatti come "i quattro criteri utilizzati dall'assessorato alle Autonomie locali non possono riguardare anche l'importo di 65.819.315,56 euro in quanto determinano l'aberrante ed assurdo risultato di assegnare ai vari enti interessati una somma non corrispondente al rispettivo incremento del contributo alla finanza pubblica: si verifica, infatti, che dei 65.819.315,56 euro viene attribuita alla ex Provincia di Ragusa una somma/quota inferiore a quella che e' il proprio incremento di contributo alla finanza pubblica, mentre altri enti si vedono assegnare una somma/quota superiore al loro carico allo stesso titolo. Un'altra conseguenza palesemente erronea ed inaccettabile che si produce dal riparto operato con il Decreto Assessoriale contestato - si sostiene - e' che enti, i quali concorrono in misura inferiore rispetto all'ex Provincia di Ragusa al contributo alla finanza pubblica, si vedono assegnare per il proprio funzionamento una somma finale ben maggiore (anche fino a quasi il triplo) rispetto al Libero Consorzio Comunale di Ragusa".