Elezioni in Islanda, Conservatori primo partito ma senza maggioranza
Il partito di centro-destra vince le elezioni anticipate in Islanda e rimane prima forza politica del paese, ma dalle urne non emerge una maggioranza chiara che possa mettersi insieme per formare un governo. Quando sono state scrutinate l'81% delle schede, il quadro che si delinea e' quello di una vittoria del partito conservatore dell'Indipendenza del premier uscente, Bjarni Benediktsson, che malgrado gli scandali personali che lo hanno coinvolto determinando la caduta del governo e la convocazione di elezioni anticipate, arretra di 4,5 punti percentuali ma ottiene una maggioranza solida del 25%, otto punti al di sopra del Movimento della Sinistra-verde. In calo anche le altre forze politiche che formavano la ex coalizione di governo che complesivamente perde 12 seggi: il partito Riformista in particolare e' calato di quasi 4 punti. Il blocco di sinistra ha migliorato il suo risultato rispetto all'ultima consultazione, ma non abbastanza per formare una maggioranza di governo. Il panorama post elettorale dunque, lascia supporre che le negoziazioni per la formazione di un nuovo esecutivo possano durare settimane, cosi' come e' accaduto nell'ultima tornata elettorale.
L'Islanda e' tornata alle urne per la seconda volta in un anno sulla scia dello scandalo che ha travolto la coalizione di centro-destra del premier Benediktsson: a settembre uno dei tre partiti al governo ha revocato il suo appoggio quando e' venuto alla luce che il padre del premier aveva scritto una lettera di referenze per 'riabilitare' nella societa' un amico, condannato per aver violentato la figliastra per oltre 12 anni. Quando la notizia e' venuta alla luce, il mese scorso, il governo e' finito nell'occhio del ciclone con l'accusa di aver cercato di nascondere l'identita' dell'autore della lettera.