Evasi a Favignana, due dei tre fuggitivi ci provarono anche a Siracusa
Giuseppe Scardino e Massimo Mangione, di Vittoria due dei tre detenuti evasi dal carcere di Favignana la notte scorsa, erano stati trasferiti sull'isola da qualche mese dopo aver tentato di fuggire dall'istituto di pena di Siracusa.
Nonostante il trasferimento 'punitivo', i due erano stati messi nella stessa cella a Favignana. Anche su questo intende indagare il Dap che ha aperto un'inchiesta interna per chiarire la dinamica dell'evasione della scorsa notte. La Procura di Trapani intanto ha aperto un fascicolo sull'evasione dei tre detenuti. Le indagini sono condotte dal sostituto procuratore Marco Verzera.
Fra i tre evasi c'è anche un ergastolano di Pachino, Mario Avolese, condannato per omicidio. Gli altri due sono di Vittoria (Ragusa): Giuseppe Scardino e Massimo Mangione che avrebbero dovuto finire di scontare la pena nel 2032 e nel 2037. I tre dopo aver segato le sbarre sono saliti sul tetto del reparto e con delle lenzuola a mo' di fune, si sono lanciati sul muro di cinta. Poi, sempre con le stesse lenzuola, si sono calati sulla strada.
Mario Avolese, 64 anni, nel 2002 a Pachino, uccise Sebastiano Di Rosa, 24 anni, per una vendetta nei confronti del fratello della vittima, Salvatore, che avrebbe insidiato la moglie. La Cassazione ha confermato le condanne a 25 anni di reclusione per il figlio di Avolese, Giuseppe, all'ergastolo per Adriano, altro figlio di Mario, e a 30 anni per Dino Lentinello. Secondo le indagini della polizia la vittima fu picchiata selvaggiamente con pugni, calci e colpi di bastone. Il corpo venne gettato in un appezzamento di terreno e dato alle fiamme.