Mattarella siciliano di Palermo: "La mafia? E' un pericolo grave, ma mai piegarsi"
Io sono siciliano, di Palermo. Nella mia città, nella mia Regione, la mafia è un pericolo molto grave. In questi ultimi anni lo Stato ha inferto colpi molto pesanti, molto duri alla mafia e ne ha indebolito la forza, ma rimane sempre un pericolo molto grave e allarmante, contro il quale occorre mantenere sempre un impegno costantemente alto e molto forte. Vale sempre, totalmente, questo insegnamento: non bisogna avere paura. Bisogna vincerla per rispetto di se stessi, della propria dignità e di quello che si fa. E mai piegarsi alla sopraffazione e alla violenza della prepotenza". Lo afferma il Presidnete della Repubblica, Sergio Mattarella, in un incontro con gli studenti.
Mattarella prosegue: "A proposito della paura, faccio riferimento alle figure piu' importanti, a quelle persone che sono rimaste vittime della violenza mafiosa perche' la contrastavano, perche' vi si opponevano, perche' non si piegavano alla prepotenza dei mafiosi. Le figure piu' note sono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Io li ho conosciuti bene, come ho conosciuto tante altre persone: magistrati come loro, uomini politici, giornalisti, carabinieri, donne e uomini della polizia, professionisti che hanno rifiutato di piegarsi alla prepotenza mafiosa e sono stati assassinati per questo. Erano consapevoli dei pericoli che correvano, erano a conoscenza di questi pericoli, lo sapevano, avevano timore che potesse avvenire cio' che poi e' avvenuto, ma hanno vinto la paura - che e' un sentimento normale quando vi sono dei pericoli - perche' hanno pensato che il loro dovere fosse piu' importante della paura. Hanno pensato che il rispetto della dignita' propria e delle funzioni che svolgevano fosse piu' importante della paura di evitare i pericoli. La convinzione, l'atteggiamento e l'insegnamento che vengono da queste figure e' cosa che ho sempre pensato e cercato di applicare. Questo vale sempre, dovunque; vale in queste grandi frontiere, quelle contro la mafia, la camorra, la criminalita' organizzata, in qualunque parte del mondo. Ma vale anche in ogni altra condizione: non bisogna mai piegarsi alla prepotenza e alla sopraffazione della violenza. A volte puo' capitare, anche a scuola, che qualcuno pensi di potersi imporre con prepotenza, magari con qualche gesto di violenza. Vale sempre, totalmente, questo insegnamento: non bisogna avere paura. Bisogna vincerla per rispetto di se stessi, della propria dignita' e di quello che si fa. E mai piegarsi alla sopraffazione e alla violenza della prepotenza. Ma questo e' l'insegnamento di quelle persone, che va raccolto, non soltanto per essere riconoscenti nei loro confronti, per ammirarli, ma per seguirne il comportamento nella vita quotidiana, costantemente"