Scuola, i Cobas annunciano lo sciopero per il 10 novembre
I Cobas Scuola, unitamente ad altre organizzazioni sindacali di base, annunciano per il 10 novembre uno sciopero generale contro la politica scolastica del governo e l’immiserimento materiale e culturale della scuola pubblica.
“Vogliamo aumenti salariali per recuperare almeno il 20% perso dai docenti e dal personale ATA nell’ultimo decennio. Diciamo no all’inserimento nel contratto dei contenuti della legge 107; alla chiamata diretta; all’obbligo esorbitante delle 400/200 ore di alternanza scuola-lavoro, rivendicando il diritto delle scuole di decidere se attivarla e per quante ore; al taglio di un anno del percorso scolastico nelle scuole superiori; all’Invalsi come strumento di valutazione delle scuole, dei docenti, degli studenti.
Chiediamo inoltre l’immediata assunzione dei vincitori dell’ultimo concorso, degli abilitati e dei precari con tre anni di servizio su tutti i posti disponibili in organico di diritto e di fatto; il potenziamento degli organici ATA; il ripristino delle supplenze temporanee per ATA e docenti; il diritto di assemblea sindacale per tutti”.
Dopo l’opposizione durante lo scorso anno scolastico all’approvazione degli otto decreti attuativi della legge 107, prosegue la lotta dei Cobas contro la distruzione della scuola pubblica, sempre più rappresentata dal minimalismo culturale e dall’abbattimento della qualità, con l’auspicio che il diffuso malessere del personale della scuola si traduca in una generale voce di dissenso che non potrà rimanere inascoltata. Mobilitazioni territoriali sono previste in ogni regione.