Firme false, nuova inchiesta a Palermo su staff di Ferrandelli
Una nuova inchiesta, filiazione della prima sul voto di scambio politico-mafioso, e' stata aperta dalla Procura di Palermo nei confronti di alcuni collaboratori di Fabrizio Ferrandelli, due volte candidato sindaco di Palermo e sempre battuto, nel 2012 e nel 2017, da Leoluca Orlando. Ferrandelli era gia' stato interrogato, a gennaio, e aveva respinto ogni accusa. Proprio nel corso degli accertamenti sul voto di scambio erano state disposte intercettazioni per mezzo di microspie e trojan, sistemi di captazione che, attraverso telefonini, computer, tablet e altri apparati elettronici, consentono non solo di ascoltare ma anche di riprendere immagini: da qui sarebbero venute fuori una serie di irregolarita' nella fase precedente le elezioni, con un nuovo scandalo firme false per la presentazione delle liste civiche, dopo quello che ha portato a giudizio 14 tra parlamentari nazionali e regionali e attivisti del Movimento 5 Stelle. Ora sotto inchiesta ci sarebbero uomini dello staff di Ferrandelli e sono in corso le verifiche da parte dei carabinieri.
Ferrandelli replica in una nota sul suo profilo Facebook, attaccando duramente investigatori e giornalisti, negando di avere mai raccolto firme false e dando del delinquente a chi da' informazioni relative a procedimenti coperti da segreto istruttorio e sostenendo che i cronisti sono appunto a contatto con "delinquenti" che lavorano nelle istituzioni. "Ogni singola firma della mia vita ha valore di dignita' e onesta'", prosegue Ferrandelli, che aggiunge: "Non mi e' mai passato per l'anticamera del cervello, ne' ho mai avuto sentore potesse accadere all'interno del mio comitato, avendo totale fiducia nel mio staff e nella sua assoluta trasparenza. Ma voi pensate davvero che uno che come me, perfettamente consapevole di essere sotto stretta osservazione da parte della Procura per le competizioni elettorali, possa esporsi facendo cose di questo genere e commettendo un reato per cui la Procura stessa ha portato a processo un'altra compagine politica?". Nel nuovo fascicolo, che e' una costola del primo, al fianco del procuratore aggiunto Salvatore De Luca e del pm Caterina Malagoli, entrano in scena anche un altro vice di Francesco Lo Voi, Sergio Demontis, e il pm Claudia Ferrari, che e' gia' titolare della prima, clamorosa indagine sulle firme false a sostegno della lista pentastellata alle comunali del 2012.