Il sindaco di Priolo ai domiciliari non fa passi indietro: resto candidato alle Regionali
Il sindaco di Priolo, Antonello Rizza, da ieri mattina agli arresti domiciliari con l'accusa di truffa e turbativa d'asta nell'ambito di un'inchiesta della Procura del 2016, nonostante l'ordinanza cautelare non abbandona la competizione elettorale per le Regionali del prossimo 5 novembre. Rizza, candidato nella lista di Forza Italia, nonostante gli arresti in casa, correrà per avere uno scranno all'Ars. A farlo sapere che il primo cittadino resta nella competizione, è stato il suo avvocato difensore, Domenico Mignosa del Foro di Siracusa. " La misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del sindaco di Priolo Gargallo, nonché candidato al rinnovo dell'Assemblea Regionale Siciliana riguarda la presunta commissione di reati relativi all'affidamento per una manifestazione pubblica, nonché per l'acquisto di materiale elettronico. Fatti che sarebbero occorsi circa un anno fa.
La difesa, pur nel rispetto di quanto ritenuto dalla magistratura - afferma l'avvocato Mignosa - reputa le accuse del tutto infondate, inoltre ritiene che la misura cautelare adottata risulta del tutto sproporzionata. Per queste ragioni chi scrive ha già predisposto riesame al Tribunale della Libertà competente. Risulta del tutto chiaro che il provvedimento coercitivo non può non determinare conseguenze deleterie, in quanto interviene nel pieno della competizione elettorale. Antonella Rizza - conclude l'avvocato Mignosa - non intende demordere dalla propria volontà di competere per ottenere il seggio palermitano, sicuro della propria innocenza e fiducioso nell'operato del Giudice".
Nell'inchiesta della Procura di Siracusa sono coinvolti tre dirigenti del Comune di Priolo e un imprenditore. Si tratta di Salvatore Cirnigliaro, dirigente del Settore Sport e Spettacolo del Comune di Priolo Gargallo, per il reato di turbata libertà degli incanti, anch’esso in concorso; Francesco Artale, imprenditore ed amministratore della “Indie Sound Music s.a.s”, per i reati di turbata liberta del procedimento di scelta del contraente, truffa aggravata e frode nelle pubbliche forniture; Flora la Iacona, dirigente del Settore Pubblica Istruzione del Comune di Priolo Gargallo, che all’epoca dei fatti era Dirigente del Settore Politiche Sociali per il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e truffa aggravata. I tre sono stati sottoposti all'obbligo di firma".
Inoltre, per Francesco Artale e Sebastiano Carpinteri, è stata disposta la misura cautelare reale del sequestro preventivo, rispettivamente per 15.461,01 euro in relazione alle condotte di truffa e frode e per 86.278,72 euro in relazione a condotte di truffa ai danni del Comune in relazione alla gestione della piscina comunale (anche per equivalente). Antonello Rizza è finito nell'elenco degli "impresentabili" consegnato alla Commissione nazionale antimafia dal candidato alla presidenza della Regione del M5s, Giancarlo Cancelleri".