Omicidio a Palermo, la ragazza di 20 anni: "Non volevo uccidere"
"Sono distrutta, non volevo uccidere. Ma ero terrorizzata, avevo paura che ammazzassero mio padre, e' malato ed e' l'unica persona che mi e' rimasta". Lo ha detto Alessandra Ballaro', la ventenne palermitana che sabato scorso ha ucciso a Palermo a colpi di pistola Leonardo Bua e ferito il fratello Giovanni. La giovane ha parlato per circa un'ora nel corso dell'interrogatorio di garanzia davanti al Gip Maria Cristina Sala. La ragazza non avrebbe risposto alle domande del giudice, ma ha chiesto di rilasciare dichiarazioni spontanee. Fermata sabato sera poco dagli investigatori della Squadra Mobile dinanzi ai quali ha confessato, Alessandra Ballaro' ha - sostanzialmente - confermato quanto affermato ai poliziotti, anche davanti al giudice, assistita dall'avvocato Giuseppe Di Stefano. Il Pm Amelia Luise ha chiesto la convalida del fermo, il gip si e' riservato sulle misure cautelari da adottare. Il La difesa ha chiesto gli arresto domiciliari. Alessandra Ballaro' ha descritto il clima teso - denso di tensioni e paura - tra le famiglie (Bua e Ballaro') in seguito al quale avrebbe maturato la decisione di sparare. L'arma del delitto non e' tuttavia ancora stata trovata. Piu' volte il suo racconto e' stato spezzato dai singhiozzi e dalle lacrime per il rimorso.