Carlentini, trovato con 300 chili di rame di dubbia provenienza
Nell’ambito dell’attuazione di idonee quanto necessarie misure di prevenzione e contrasto del riprovevole fenomeno dei furti di rame che, nei tempi, ha fatto registrare un significato incremento specie nella zona nord della provincia aretusea, i militari della Compagnia Carabinieri di Augusta hanno dato luogo, negli ultimi giorni, ad una intensa attività di contrasto del fenomeno. Il fenomeno è in danno principalmente di società erogatrici di servizi di pubblica utilità e di aziende gestrici di servizi pubblici, con intuibili disagi che si ripercuotono anche nei confronti delle popolazioni residenti, ed il servizio di contrasto dei Carabinieri è stato mirato, soprattutto, all’individuazione di canali di ricettazione, rivendita e reimpiego del pregiato materiale ferroso oggetto di furto, monitorando, in primis, imprese e depositi presso cui si registrano massicce concentrazioni di rame e derivati. Le attività hanno prodotto gli esiti sperati atteso che nella giornata di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Carlentini, unitamente a quelli dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Augusta, hanno deferito in stato di libertà, per il reato di ricettazione, N.E. di 40enne, titolare di una ditta adibita al recupero, raccolta e commercio di materiali ferrosi, poiché’ durante un’attività ispettiva all’interno dei locali aziendali, i militari rinvenivano oltre 300 kg. di cavi in rame, di cui il titolare non riusciva a dimostrare la lecita provenienza.